Via libera alla manovra di bilancio da 30 miliardi di euro per il 2022 dal consiglio dei ministri. Dopo il voto, l’applauso dei ministri: lo ha raccontato il premier Mario Draghi in conferenza stampa, che ha definito la legge “espansiva” per , “accompagnare la ripresa”, e ha assicurato che si tratta di un provvedimento condiviso, con “12 miliardi destinati al taglio delle tasse”. “La crescita sarà ben oltre il 6% probabilmente, e questa è una bussola ed è la strategia di questo governo: è un momento per l’Italia molto favorevole e dobbiamo essere capaci di mantenere questa crescita anche negli anni a venire”, ha aggiunto Draghi.
Per quanto riguarda le pensioni, argomento su cui nei giorni scorsi si era consumato un duro scontro con i sindacati, Draghi ha detto che l’obiettivo del governo è tornare appieno al sistema contributivo: “Si prevede una transizione, quota 102, con 38 anni di contributi e 64 di uscita. Abbiamo rafforzato l’Ape e opzione donna”. Nella manovra ci sono anche un bonus affitti del 20% del canone entro il limite massimo di 2.400 euro per gli under 30 con reddito complessivo non superiore a 15.493 euro e, per la prima volta in Italia, l’Iva al 10% e non al 22% per assorbenti e tamponi non compostabili. Sul taglio delle tasse Draghi, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha insistito in modo particolare: “Mettiamo 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale e non otto come si dice in giro”.
Altro tema di scontro, soprattutto fra centrodestra e Movimento 5 Stelle, il reddito di cittadinanza: i beneficiari sono tenuti ad accettare almeno una di due offerte, e non più tre, di lavoro congrue. Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2022, l’assegno sarà ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal sesto mese di percezione del beneficio. Draghi ha assicurato più controlli sui beneficiari del reddito di cittadinanza.
La manovra è composta da 185 articoli. Oltre a tasse e sostegno alle imprese, ci sono misure per l’accesso al credito e alla liquidità delle imprese, sul reddito di cittadinanza, pensioni, famiglia, il riordino degli ammortizzatori sociali, le politiche attive del lavoro, la sanità, la scuola, cultura e turismo, infrastrutture e turismo, regioni, enti locali, pubblica amministrazione.
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