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Appello a Radio Zampetta Sarda: il mistero di Marmottino, portato via da una donna in bicicletta

di Redazione Cagliari Online
28 Marzo 2023
in zampettasarda.it - sos animali

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Appello a Radio Zampetta Sarda: il mistero di Marmottino, portato via da una donna in bicicletta

Chi contatta la redazione di radio zampetta sarda è Alessandro Filipponi, noto imprenditore di Porto Torres che con un accorato e accurato appello, ben dettagliato nei minimi particolari chiede aiuto per ritrovare il suo adorato Vincent, affettuosamente denominato Marmottino.

Vincent è un gatto non più giovanissimo con un solo orecchio, con patologie di struvite che richiede una determinata alimentazione e visite periodiche dal veterinario.

Abbiamo deciso di pubblicare l’ appello integralmente, perché ricco di dettagli che possono aiutare a identificare chi impropriamente ha commesso un atto che va a discapito della salute del povero micio.

Si invita chiunque con segnalazioni inerenti alla donna in bicicletta, a non esitare di contattare il +39 340 367 2135 per il buon esito della ricerca.

Mercoledì 4 Gennaio il nostro amato “marmottino” (marmotta lo chiamavo Io in senso affettuoso, in quanto ne richiamava le fattezza tozze del musetto) è stato prelevato dalla sua area di stanziamento, la nota Piazza centrale di Porto Torres, Piazza Garibaldi, situata nel centro storico marittimo.

Il gatto è stato preso da una Signora con una bicicletta e un trasportino, precisamente nel punto dove il gatto sostava la mattina, nelle aiuole dei due alberi lato Hotel Elisa/gruppo Ormeggiatori/Bar Falò. Per la minuzia di particolari a me riportati (ad esempio riguardo alla bicicletta e all’indumento) -compreso l’aver attirato l’attenzione del gatto (forse con del cibo), averlo inserito in un trasportino, il primo tentativo maldestro di avviarsi con un peso così instabile per una bicicletta fatto che ha procurato inizialmente lo scivolamento del mezzo e la caduta del trasportino, infine, l’operazione di legatura del trasportino al porta pacchi – il racconto risulta più che attendibile, tenendo conto inoltre che collima perfettamente con l’anomala improvvisa sparizione e l’assenza di qualsiasi traccia  nei luoghi da lui frequentati. L’operazione è stata vista dall’entrata di via Libio, i testimoni purtroppo non ne hanno dato rilievo (per il fatto che parecchie persone si avvicinano all’animale e per la nota socievolezza di quest’ultimo) fino a quando non si sono imbattuti nel primo post messo su facebook.

Premetto che, prima di conoscere l’assurdo misfatto, onde scongiurare altre eventualità di sparizione, abbiamo comunque svolto tutte quelle azioni ordinarie che si attuano in questi casi onde escludere decessi improvvisi, investimenti (contattando direttamente i responsabili dello smaltimento carcasse animali) o, soprattutto, un involontario isolamento in qualche luogo chiuso. Quest’ultima possibilità, da sempre una mia ossessione, mi ha portato a setacciare ogni pertugio possibile.

Il gatto, da me chiamato Faccione, ma anche Vincent per la maggior parte delle persone, era da me seguito da quando, ben 9 anni fa, le diedi rifugio, accoglienza, ristoro e cure da innumerevoli acciacchi che lo attanagliavano. Da quel momento iniziò un rapporto molto stretto, viscerale, empatico, una convivenza fatta di perfetta conoscenza delle abitudini quotidiane reciproche e di rispetto delle stesse, come si dovrebbe riconoscere ad un felino per non destabilizzarne la quotidianità.

Il gatto viveva da me all’Hotel Elisa e periodicamente, a suo piacimento, andava in un mio appartamento contiguo dotato di porticina basculante fatta proprio per l’accoglienza autonoma dei vari gatti che hanno fatto parte della mia vita. Queste abitudini venivano da lui soddisfatte in una porzione di territorio molto ridotto, che si concentra principalmente su Piazza Garibaldi diramandosi occasionalmente per pochi tratti di Via Libio, fino all’incrocio di Via Galilei (dove è presente una concentrazione di gatti ) e Via Mare (fino all’altezza del supermercato SiSa), al punto da essere conosciutissimo e seguito anche da altre persone di riferimento. Ha sempre rappresentato in tutte le stagioni una figura familiarissima nell’area, lo confermano i numerosi appellativi attribuitigli dalle persone, favoriti certamente dall’atteggiamento compassato e sornione che lo caratterizzavano.

Questa quotidianità è stata improvvisamente negata da questa inspiegabile sparizione, fatto che oltre a creare una forte angoscia ed un incolmabile vuoto (chi condivide la propria vita con degli animali si potrebbe facilmente immedesimare in questo stato d’animo), produce un profondo senso di tristezza se si pensa agli scompensi creati alle consuetudini di un gatto non più giovanissimo e legato agli automatismi anzidetti. Tali ansiosi sentimenti vengono condivisi da tutte quelle persone che in un modo o nell’altro avevano a cuore il gatto. Non pochi.

Il gatto era periodicamente controllato dal Veterinario a cui mi rivolgo da sempre, vista l’età e gli acciacchi attualmente il controllo è frequente considerando anche la periodica sofferenza di struvite (in una forma che comunque non gli sta impedendo la vita normale) per la quale deve alimentarsi con mangime specifico (ogni persona che sta a contatto con il gatto ha una scorta di questo alimento), inoltre gli venivano somministrati degli integratori e un collirio mirato causa una forma cronica di congiuntivite. Tutto ciò incrementa la rabbia e la tristezza per questa mancanza forzata.                                                                                            Tale patologia urinaria infatti si manifesterebbe con certezza nel caso si  ignorassero le indicazioni mediche previste, ragion per cui nei miei innumerevoli appelli ho sempre messo in rilievo la salute del gatto più che la mia tristezza di non averlo, nella speranza che chi l’avesse in custodia potesse avere l’animo buono di prendersene cura nel migliore modo possibile e il coraggio di contattarmi, pur in forma anonima o anche via lettera, solo per darmi notizie con la rassicurazione che il gatto potesse stare bene e venisse seguito compatibilmente per le sue patologie.

Quali fossero le intenzioni di chi ha maturato ed eseguito quest’azione non si sa, non ci sono noti i motivi di questo gesto illegittimo, comunque sia  abbiamo a che fare con una sparizione irragionevole, soprattutto per la dinamica con cui è avvenuta, un prelievo forzato, indebito e chiaramente incivile, che non solo ha sottratto il gatto, anziano e bisognoso di mangime specifico e alcuni medicinali, agli affetti più vicini ma, ciò che più importa, lo ha privato del proprio ambiente, della propria libertà territoriale, costringendolo altrove. Ho anche pensato che tale luogo potesse essere nelle vicinanze  (considerando l’utilizzo di un trasportino e una bicicletta per lo spostamento) tuttavia tale ipotesi sarebbe plausibile solo se si ipotizzasse un prelievo in senso di tutela dell’animale, cioè se l’incurante gesto (è sempre acuta prassi informarsi comunque onde scombussolare la vita alle persone interessate) fosse stato spinto da un’improvvisa necessità di proteggere la bestiola pensando che potesse essere abbandonata e bisognosa, magari fatto da chi pur incauto non conosce l’ambiente e le persone. Se invece si pensasse al peggiore dei casi, allora l’animale potrebbe essere ovunque e distante , vivo o morto che sia, in quanto l’intenzione sarebbe stata quella di farlo sparire.

Fino ad ora non sono bastati i numerosi appelli, con locandine indicative distribuite in tutta la città, un interessato e gratificante coinvolgimento sui social, una quotidiana attenzione da parte di più persone pronte a cogliere ogni indizio possibile, tutte le segnalazioni, sospetti e avvistamenti si sono rivelati infruttuosi.  Nessuna indicazione è stata trascurata o sminuita (pur inserendo una ricompensa in caso di segnalazioni fruttuose e risolutive), ciò nonostante non si è potuto rilevare il benché minimo progresso. Rimane l’attesa passiva, intrisa di amarezza e di sdegno per la capacità diabolica con la quale quest’individua è riuscita ad occultare il fatto, anzitutto rimane la pena per una bestiola i cui problemi urinari, forieri di dolore e sofferenza, potrebbero essere stati ignorati.

 

 

Segni distintivi del gatto:

 

  • UN SOLO ORECCHIO.

Da sempre il padiglione dx era  visibile come un lembo accartocciato, tuttavia circa un anno fa gli è stato    ulteriormente appianato, asportandolo chirurgicamente a causa di un tumore localizzato.

 

  • OCCHI VERDE ACQUA

 

  • BIANCO CON PEZZATURE GRIGIE.

 

Altre particolarità:

 

  • STERILIZZATO/CASTRATO

 

  • TENDENZA SEDENTARIA

 

  • ATTEGGIAMENTO SICURO (non mostra mai timore nei confronti di persone o animali)

 

  • ANDATURA DONDOLANTE

 

Per qualsiasi segnalazione non esitate a contattare il +39 340 367 2135 con un primo messaggio whatsapp.

Si ringrazia per la collaborazione.

 

Per appelli e SOS contattateci sulla pagina Facebook e Instagram e tik tok “Radio Zampetta Sarda”.

Ricordate di seguirci su Radio Casteddu i nostri appuntamenti

Lunedì/ Mercoledì  alle 10.20 in replica alle 14.50 e 21.20

Appuntamento con la parola dell’esperta la Dott.ssa Silvia Serra di Ussana il Martedì alle 10.20 in replica alle 14.50 e 21.20 il giovedì in replica nella stessa fascia oraria.

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