Nuovo, e forse ultimo, capitolo nella tortuosa vicenda del maxi appalto Di oltre 200 milioni di euro della raccolta rifiuti a Cagliari. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato dalla De Vizia contro la sentenza del Tar che a dicembre scorso ha ribaltato la graduatoria e riaffidato l’appalto ad un’associazione temporanea di imprese, Ati, che comprende le società Econord, Genesu, Spurghi e Campidano ambiente. I giudici si sono espressi lo scorso 16 aprile, ma la sentenza è stata pubblicata il 3 giugno. A Questo punto è quasi certo che a gestire la raccolta differenziata dei rifiuti sarà di nuovo la De Vizia, la stessa società che si è occupata del servizio in città negli ultimi anni. “Speriamo che i contenziosi siano finiti – commenta l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Anna Paola Loi – Ora la commissione aggiudicatrice procederà alla verifica, dei documenti e dei requisiti della società, che dovrebbe terminare entro giugno. Poi si partirà con la sperimentazione della raccolta porta a porta”.
La vicenda. Nel 2014 la gara d’appalto indetta dal Comune e vinta dall’Ati, poi esclusa ad agosto “per non aver indicato in modo univoco i costi per gli oneri di sicurezza aziendale, con conseguente incertezza e indeterminatezza dell’offerta”. Da qui il ricorso al Tar della Econord contro la propria esclusione, e la riammissione alla procedura decisa dal tribunale amministrativo regionale. Ora la Sezione Quinta del Consiglio di Stato accoglie il ricorso della De Vizia, e, ribaltando la sentenza del Tar, esclude la Econord dalla gara, in primis a causa della “mancata presentazione della dichiarazione da parte della Spurgo Service s.r.l., una delle mandanti dell’Ati, per i suoi responsabili tecnici di settore ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali”. Adesso, salvo ulteriori contenziosi, si attenderà la decisione della commissione tecnica sulla ammissibilità della De Vizia per poi decollare finalmente con il nuovo servizio di raccolta rifiuti.










