Antonio Loddo, ristoratore di Carbonia da 8 anni, 46 anni, a Radio Casteddu: “La crisi si è già vista qualche anno fa, ci stavamo riprendendo un po’ ed è arrivata la pandemia. Da marzo ci hanno costretto a chiudere, i Ristori sono stati pochissimi e gli affitti sono sempre da pagare. Esattamente ho ricevuto a maggio 600 euro, dopo qualche settimana altri 600 euro e poi, in riferimento al mese di aprile, il 20% del fatturato, circa 2600 euro. A dicembre ci hanno dato nuovamente il 20% sempre con il mese di riferimento di aprile 2019 e non hanno controllato il fatturato di dicembre scorso.
Non possono far aprire e chiudere il ristorante perché abbiamo delle materie fresche che si deteriorano. Io il 15 aderisco all’iniziativa ‘io apro’ anche perché ho dipendenti ai quali non è arrivata la cassa integrazione. Da marzo hanno preso 420 euro e uno che ha famiglia non ci vive con questi ricavi.
Io sono aperto per l’asporto però è pochissimo quello che riesco a guadagnare; quello che facciamo domani è un qualcosa di simbolico, nei ristoranti abbiamo i distanziamenti, abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto lo Stato e non siamo neanche stati rimborsati per le spese per la sanificazione”.
Risentite qui l’intervista di Antonio Loddo di Paolo Rapeanu e Gigi Garau
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