di Jacopo Norfo
Dentro quella piccola valigia di cartone c’è davvero un pezzo di storia del Corso. Anna Aledda la porta con fierezza e col sorriso, quello che nasconde la commozione, quello per combattere la tristezza. La titolare della storica drogheria del Corso Vittorio Emanuele a Cagliari ha deciso di chiudere, ma nello stesso tempo di rilanciare: “Cedo la licenza a qualcuno che abbia il coraggio, magari a qualche giovane che voglia mettersi in gioco e sfidare la crisi, le tasse alle stelle: è dura, è difficile, ma magari qualche ragazzo volenteroso ce la può fare. Sarebbe il modo per non vedere scomparire un’attività a cui sono davvero tanta legata”.
LA VECCHIA LICENZA. Anna mostra quella vecchia licenza che adesso mette all’asta, dove addirittura il tempo si è fermato. Una licenza che risale alla fine dell’Ottocento: “Ci potevi quasi quasi realizzare anche una Città Mercato con quelle regole- scherza Anna Aledda- ora sto smontando scaffali e ritrovando i ricordi di 40 anni di attività. Sto chiedendo anche a stranieri, cinesi e pakistani che magari possono arrivare con i contanti, ma mi piacerebbe di più lasciare la mia drogheria a qualche ragazzo sardo”. Ed ecco perchè la sua diventa una storia simbolo, quella del commercio che nonostante tutto non vuole arrendersi.
EMOZIONI CHE SI RINCORRONO. “Non voglio fermarmi a sentire le emozioni- sospira- soprattutto vedendo i vecchi registri dove gli incassi erano favolosi e le spese c’erano lo stesso ma qualcosa ti restava. Ora le spese superano gli incassi, non c’è niente da fare”. Eppure, mai perdere quel barlume di speranza: “Sono molto arrabbiata- confessa Anna- la delusione è grande. Spero che qualcuno raccolga questo appello e non faccia morire la storica drogheria del Corso alla quale sono tanto affezionata”. E con lei, molti abitanti di una Stampace sempre più ferita.











