Andrea Ajello ha 44 anni, dall’età di ventisei lavora nel settore delle pulizie per Laore, agenzia al cento per cento foraggiata dalla Regione Sardegna. Dal primo agosto scorso la sorpresa – amara – legata al taglio delle ore settimanali, con conseguente riduzione dello stipendio. “Siamo tra l’incudine e il martello, l’agenzia Laore dice la sua e i sindacati la loro, non c’è un punto di incontro”. Ciò che è certo è che Ajello convive “con una ragazza che, fortunatamente, lavora, ma ho un mutuo da pagare, la mia situazione è diventata tragica, passare da 32,5 a venticinque ore alla settimana non è poco, come taglio”.
E allora, purtroppo, via alle rinunce: “Verrò a lavorare viaggiando a bordo del pullman, e sarò costretto ad andare a bussare per trovare un altro lavoro utile a tamponare questa perdita economica. Se lo troverò, è già scontato che sarà in nero e non assicurato”, dice, a malincuore, Ajello.










