L’Isola “illuminata” dal sole l’aveva già vista ad agosto, “dall’uno all’otto, ero arrivato in aereo”. Stavolta, per le sue ferie di settembre, Andrea Ena, famoso chef sardo all’estero, 41 anni, titolare di un paio di ristoranti a Bratislava, in Slovacchia, ha scelto la nave. E, prima di mettersi in viaggio, ha fatto il testo Covid: “Negativo”. Così, ha acceso il moto della sua auto e ha guidato sino al porto di Livorno: “Mi sono imbarcato due giorni fa, traghetto diretto a Livorno. Arrivato a Golfo Aranci, mi hanno solo misurato la temperatura”, racconta Ena. “L’autocertificazione della Regione, che avevo già compilato e stampato, non mi è stata chiesta. Avevo anche il foglio che attesta la mia negatività al Covid-19, l’ho pagato settanta euro”. Due documenti che il 41enne stringe ancora tra le sue mani mentre si trova già a casa dei suoi genitori, nell’hinterland cagliaritano.
“Da sardo devo dare ragione al presidente Christian Solinas, chi vuole fare le ferie da noi sarebbe dovuto arrivare con la prova della sua negatività al Coronavirus”. I controlli, però, almeno nel suo caso, non sono stati “approfonditi”: “Quando mi hanno preso la temperatura al porto avevo 35.5”. Nessun problema, dunque: “A bordo della nave quasi tutti indossavano la mascherina. Certo, ho voluto fare a mie spese il test per una questione di rispetto nei confronti della mia terra”. Un’azione che, forse, non è stata “copiata” da una fetta di vacanzieri.












