Anche i politici sognano: Chessa, Comandini, Zedda, Farris, Ciotti in pole per guidare Cagliari. Il sogno in questo caso è la conquista del Municipio, diventare sindaco, un lavoro affascinante quanto logorante: basta vedere le foto di Paolo Truzzu 4 anni fa rispetto a oggi, o Massimo Zedda quando vinse le primarie, per rendersi conto che toccare con mano e dovere risolvere ogni giorno i problemi dei cittadini non è un compito agevole. Sogna Piero Comandini, che per la poltrona di primo cittadino potrebbe anche rifiutare quella ben più ambiziosa di presidente del consiglio regionale: meglio la prima linea che la noia di un ruolo troppo istituzionale? Si era deciso che Alessandra Todde doveva fare la governatrice sarda e Comandini il sindaco di Cagliari, qualcuno non ha ancora abbandonato questo schema che piaceva anche a Roma. Sogna però anche e soprattutto Massimo Zedda, che già a ottobre aveva manifestato la disponibilità a ridiventare sindaco, e che per questo motivo non si è candidato per la Regione. Potrebbe essere il grande cavallo di ritorno, ma il Pd non è così convinto di regalare per 20 anni la candidatura di sindaco ai Progressisti, forti di un consenso inferiore al 4 per cento alle ultime elezioni. E alle ultime tornate Francesca Ghirra ha perso, mentre Zedda si era dimesso per cercare di diventare governatore e ora fa il passo indietro. Basterà a sciogliere il cuore dei dem? Oppure potrebbe scendere in campo e sognare anche Danilo Fadda, figlio del potente Paolo Fadda, che viene addirittura dato in corsa come assessore regionale alla Sanità? Di sicuro già sogna pienamente Enrico Ciotti, che fa parte di una famiglia tradizionalmente di sinistra, che si è ufficialmente candidato per le primarie mettendo il suo nome nella lista della coalizione. Ma il punto è proprio questo: le primarie si faranno? La giunta regionale non sarà pronta prima del 5 aprile e mancheranno solo due mesi alle elezioni comunali dell’8 giugno. I tempi sono troppo stretti e a non volere assolutamente le primarie è il M5S, che lo stesso Zedda vuole assolutamente in coalizione.
Andiamo invece sul campo opposto, quello del centrodestra. Qui a sognare di sicuro e con argomenti forti è Giuseppe Farris, che però al momento è alla guida di un gruppo civico senza partiti, dunque non etichettabile politicamente. Proprio ieri la sua presentazione con due grandi idee che piaceranno a molti elettori: via le piste ciclabili dal centro di Cagliari, via quei mastelli tutti rotti della raccolta differenziata e sì al ritorno clamoroso dei cassonetti, ma con tessera magnetica e in versione più moderna ed ecologica. Il centrodestra potrebbe convergere su Farris, che è l’ex assessore al Personale di Emilio Floris. Oppure scegliere un candidato classico dai partiti. In questo caso a sognare fortissimo si ritrova nientemeno che Gianni Chessa, l’ex assessore al Turismo della Regione ora rieletto consigliere dopo una vera acclamazione in stile berlusconiano alla Fiera di Cagliari. Se sarà davvero la Lega, come dice Salvini, a dovere indicare il nome per la leadership nel capoluogo sardo, il nome di Chessa non è da trascurare perchè sarebbe in netta discontinuità con l’operato di Paolo Truzzu, anche se i sardisti che oggi si sono riuniti a Ghilarza non vivono un gran momento politico, con il proprio leader nazionale al centro di alcune inchieste per corruzione. Gianni Chessa però potrebbe stregare i quartieri più popolari. Sogna comunque anche l’eterno forzista Edoardo Tocco, che non è mai stato in gara per diventare sindaco e potrebbe chiudere così la sua carriera politica. Ma c’è un altro nome che può sparigliare le carte. Ed è quello di Alessandra Zedda, che può rappresentare l’anti Todde naturale, e che gode di una empatia fuori dal comune col suo enorme elettorato. E’ il momento delle donne, Cagliari non ha mai avuto una sindaca, può essere davvero il suo momento. Alessandra Zedda è però molto amica e vicina a Giuseppe Farris. Questo potrebbe aprire due strade. La prima è che la Zedda potrebbe rinunciare alla candidatura a sindaca proprio per non ostacolare Farris. La seconda è che in un ipotetico ballottaggio e in una futura giunta comunale l’accoppiata Alessandra Zedda-Giuseppe Farris potrebbe essere vincente al ballottaggio ed efficace mel lavoro sulla città, viste le competenze accertate di entrambi e la sintonia politica. Non sarà facile battere un Zedda o un Comandini, soprattutto dopo la disastrosa gestione della città di Paolo Truzzu, in una città più sporca, con enormi problemi di sicurezza, con il commercio in ginocchio per i cantieri aperti. C’è chi guarda all’ex Confindustria Umberto Ticca, ma il centrodestra le vuole tentare tutte per non perdere, dopo la Sardegna, anche Cagliari. E allora tanti politici sognano, ma il problema dopo sarà lo scontro frontale con la realtà. Per risollevare una città in netta difficoltà.












