“Amate la vita, come faceva Roberta”. Quella vita che lei ha perso a 38 anni per aver mangiato un tacos messicano con salsa guacamole che conteneva botulino. Monsignor Baturi ha celebrato i funerali di Roberta Pitzalis, prima e finora unica vittima del botulino killer alla Fiesta Latina di Monserrato: centinaia di persone presenti, anche i sindaci di Guasila Paola Casula che ha proclamato il lutto cittadino e il primo cittadino di Monserrato Tomaso Locci, tanto dolore e ancora incredulità per quanto accaduto. Si può morire nel 2025 per una salsa evidentemente conservata male? Ci sono stati controlli sufficienti? Di chi è la responsabilità? Domande a cui gli inquirenti daranno una risposta una volta concluse le indagini. Intanto, è il momento del dolore: tutta Guasila si è stretta ai familiari di Roberta, manager amata e apprezzata da tutti quelli che la conoscevano e lavoravano con lei.
“Il lavoro è il nostro modo di prenderci cura degli altri”, ha detto ancora monsignor Baturi.
Intanto, l’autopsia ha accertato che oltre al botulino fatale per Roberta è stata una polmonite emorragica: anche qui, tante domande. é stata una conseguenza dell’intubazione? Le varie fasi sono state gestite correttamente?
Sono ancora tantissimi i dubbi e le domande a cui dare risposta: ma oggi, fra le lacrime, è il giorno del silenzio e del dolore.













