“Combattiamo insieme per una Sardegna Libera” hanno scritto sullo striscione che apriva la manifestazione chiedendo la “cacciata” delle basi militari. Ma gli antimilitaristi che speravano nell’effetto sorpresa sono stati invece attesi da uno spiegamento di forze che li ha costretti a cambiare programma, dispersi anche con idranti e lacrimogeni. La manifestazione era organizzata da Sardinnia Aresti, ma hanno aderito diversi gruppi come A Foras e i Cobas. Il corteo è partito alle 16.30 da Villasor, dopo un’oretta ha tentato di raggiungere il cancello dell’aeroporto militare ma ha trovato i militari in tenuta anti sommossa. Pugno duro, dunque, delle forze dell’ordine in un giorno di polemiche e proteste.
Centinaia di mezzi terresti, compresi i carri armati Leopard 2, navi e aerei di 23 nazioni, tutte e tre le forze armate italiane in campo, 10mila tra militari e civili impegnati: fino alla fine di maggio la Sardegna sarà ancora una volta al centro delle manovre di guerra simulata.
Sono due le esercitazioni che interesseranno i poligoni di Capo Teulada e di Quirra, la base aerea di Decimomannu e il sito di Alghero: la ‘Noble Jump II 23’ delle Nato, che è iniziata il 26 aprile e si protrarrà fino al 13 maggio, è la ‘Joint Stars’, l’esercitazione italiana interforze in programma dall’8 al 26 maggio. L’obiettivo delle truppe Nato – 12 sono i paesi membri presenti e 11 i partner per un totale di circa 6mila uomini e donne tra militari e civili – è quello di testare la ‘Very hight readiness joint task force, la cosiddetta ‘punta di lancia’ dell’arsenale alleato nata nel 2014 sull’onda dell’annessione della Crimea da parte della Russia e in corso di riorganizzazione dopo il summit di Madrid. “L’esercitazione dimostra che la Nato è unita, pronta e disposta a difendere gli alleati: è una dimostrazione della nostra determinazione e delle nostre capacità” ha sottolineato il capitano di Marina William Urban del comando alleato di Napoli. L’obiettivo è quello di sostituire l’attuale Responce Force alleata con un nuovo modello che preveda la capacità di schierare più di 100mila soldati in un massimo di 10 giorni. In Sardegna è arrivato anche il ministro della Difesa Guido Crosetto che a bordo di Nave Cavour salutarà e condividerà con tutto il personale i momenti salienti dell’esercitazione.
Una particolare attenzione, sottolinea la Difesa, sarà poi posta alla tutela ambientale: sia durante l’esercitazione sia al termine specifiche squadre della Difesa provvederanno ad una bonifica approfondita, anche sui fondali, e ad una serie di operazioni di pulizia e ripristino.










