Un muro d’acqua che è salito anche sino a due metri, e c’è chi ha perso tutto ciò che aveva in casa. Fulmini e tuoni hanno dato il via alla notte tempestosa: verso le ore 20, l’oristanese e il Medio Campidano sono stati i primi territori a essere colpiti, poco dopo il Sulcis Iglesiente. Quel che resta è sotto gli occhi di tutti, le immagini parlano da sole, come le lacrime di chi è rimasto coinvolto e provato dall’alluvione. A Vallermosa è stato registrato il valore più alto, quasi 300 mm riversati dal cielo in poche ore. “I volontari della protezione civile e le squadre dei barraccelli di Vallermosa, coordinati dall’amministrazione comunale, continuano a svolgere attività di supporto alla popolazione.
In particolare presso la struttura “Ancelle della sacra famiglia” i vigili del fuoco e i volontari stanno operando presso i locali allagati” ha spiegato il Comune.
“Altra situazione critica e’ quella relativa alla Fondazione Stefania Randazzo, oltre ai vigili del fuoco, barracelli, protezione civile sono accorsi tanti volontari.
Alcune situazioni critiche di sono verificate in abitazioni private con allagamenti dei piani bassi delle abitazioni, in questo caso i volontari accorsi sono stati tanti.
Nelle campagne rimane critica la situazione relativa a strade/ponti, stiamo intervenendo con ordine di priorità con una ditta di movimento terra”. Tante famiglie sono inoltre rimaste senza corrente elettrica per quasi tutta la giornata. Una sinergia di forze tra istituzioni,
carabinieri, barraccelli, volontari ProtCiv, amministratori, cittadini che a vario titolo hanno dato supporto. “Esprimiamo vicinanza alle famiglie e alle aziende colpite, non vi lasceremo soli” è la promessa.
Un altro territorio fortemente colpito è stato quello di Villasor: esondato il Rio Fanaris, proveniente da Vallermosa, ha creato grosse difficoltà alle persone, tratte in salvo dai vigili del fuoco, e danneggiato diverse aziende agropastorali devastando strade e tutto ciò che l’acqua ha trovato lungo il suo percorso.
Ingenti danni si segnalano anche in zona S’Acqua Cotta in diverse aziende zootecniche in territorio di Villasor.
“La S.S. 196 era un mare d’acqua con i carciofeti e i seminativi inondati, la statale e’ stata riaperta ed è percorribile” ha spiegato il sindaco Massimo Pinna. “Con il vicesindaco Giuliano Pistis e l’assessore all’agricoltura Fausto Tuveri siamo stati da subito sul posto ed abbiamo potuto constatare la gravità dell’evento, valutando tutte le azioni da intraprendere a tutela delle aziende agricole e per la sistemazione del territorio comunale colpito.
Esprimo massima solidarietà alle aziende colpite”. Campi di carciofi spazzati via dalla furia dell’acqua, animali della fattoria morti annegati, come cani e gatti spariti, nel nulla. Si contano i danni, incalcolabili al momento, ma si prospettano molto ingenti.
Se il peggio è stato scongiurato è stato anche grazie al duro lavoro di tutte le forze scese in campo, come accaduto a Villacidro: “La scorsa notte, fino all’1:30, insieme al vicesindaco Dario Piras, ai vigili Urbani di Villacidro e agli operai del Consorzio Industriale, siamo intervenuti nell’area circostante il canile municipale per proteggere i cani ospitati” ha spiegato il sindaco Federico Sollai. “L’intervento è stato fondamentale per contenere i danni e garantire la sicurezza degli animali”. Ieri mattina “ci siamo recati con il vicesindaco nelle zone di Gutturu de Forru e Piscina de Sanguini per verificare in prima persona l’impatto devastante dell’alluvione su aziende agricole e allevamenti. Purtroppo, la situazione è davvero drammatica: il maltempo ha colpito con un’intensità che non era stata prevista, causando ingenti perdite di lavoro e danni materiali.
Domani procederemo con un sopralluogo dettagliato insieme ai tecnici per valutare i danni e pianificare gli interventi più urgenti. Come amministrazione, siamo vicini agli agricoltori e allevatori colpiti da questa calamità. Faremo tutto il possibile per supportarli, richiedendo l’intervento della Regione affinché possano ricevere un adeguato sostegno per i danni subiti”.












