Federalberghi – Confcommercio Sardegna, sentita in audizione in Commissione Attività produttive in merito
alle 10 proposte di legge sul turismo, sollecita “una legge organica e non una visione parziale che rischia di
essere già vecchia nel momento in cui viene approvata e una nuova disciplina delle strutture ricettive
alberghiere e non alberghiere per garantire condizioni di concorrenza leale tra tutti i soggetti che si
occupano di ricettività turistica, puntando a combattere l’abusivismo”.
“Tutte le strutture ricettive, anche le case per vacanze e B&B, dovranno essere imprese soggette all’obbligo di
comunicazione dei flussi turistici e alla denuncia degli ospiti secondo le norme vigenti – sostiene Paolo Manca,
presidente di Federalberghi Sardegna – Deve essere chiaro cosa è gestione Imprenditoriale con i relativi
obblighi e cosa non è gestione imprenditoriale e quindi gestione familiare ed integrazione al reddito che
ovviamente non può utilizzare l’intermediazione professionale. Bisogna dire basta all’anarchia sui B&B ed
il controllo sull’abusivismo non può essere limitato a protocolli di intesa, ma va costruito un sistema
preventivo e proattivo e successivamente verificato sul campo dall’istituzione regionale, visto che i comuni
dimostrano la loro grande incapacità nello svolgere ogni minima attività contenitiva del fenomeno, per l’ovvia
vicinanza agli attori del territorio. Vanno evitati – aggiunge Manca – effetti distorsivi sui corretti rapporti di
concorrenza tra imprese turistiche, tutela del consumatore/turista e una comunicazione che sia trasparente e non
ingannevole”.
Bocciata anche l’ipotesi di “introdurre un numero elevato di tipologie ricettive soprattutto
extralberghiere”, mentre sulla classificazione delle strutture Federalberghi punta il dito “sull‘eccessiva
complicazione dei parametri: occorrerebbe, invece, limitarsi agli standard minimi che differenziano una
tipologia di struttura dall’altra, e soprattutto occorre seguire principi di classificazione Europei come Hotel
Stars Euro Union”.
Secondo il presidente regionale di Confcommercio Sardegna, Alberto Bertolotti, che auspica un percorso
in condivisione sulla legge con Confindustria, Confesercenti e Confapi, “c’è anche la necessità che gli strumenti
comunali di pianificazione dei litorali debbano essere concepiti non secondo una ottica esclusivamente
urbanistica ma di programmazione turistica in una cornice legislativa dentro la quale i Comuni si possano
muovere in maniera omogenea. E’ l’intero sistema turistico regionale che deve decidere con quali parametri
omogenei presentarsi ad un flusso turistico che per il 79% sceglie la nostra isola per motivazioni balneari”.












