Belli, sofisticati, comodi e moderni: una innovazione che ha portato gioia e “incredulità” ai tanti viaggiatori che ogni giorno si mettono in marcia utilizzando come mezzo di trasporto i convogli sui binari, abituati a percorrere il tragitto, il più delle volte nelle ore di punta in particolar modo, stretti e ammassati come sardine e con la speranza di giungere in orario a destinazione. Il rodaggio dei nuovi treni non è ancora terminato, troppo presto per etichettarli come “lumache” ma impossibile non notare le lunghe fermate in mezzo ai campi tra una stazione e l’altra, che non sempre vengono compensate nel tempo dalla ripresa in movimento. Ritardi, insomma, a volte anche consistenti, ma, generalmente, di circa 10 minuti di media. Andrà sicuramente meglio con il progetto messo il cantiere dalla Regione Sardegna, “l’intervento permetterà di raggiungere per la prima volta l’obiettivo di viaggiare anche in Sardegna su treni a trazione elettrica. Il soggetto attuatore è Rete Ferroviaria Italiana (RFI), l’importo dei lavori a base di gara è di 56 milioni di euro. Il 18 aprile sono partite le lettere di invito alle imprese appaltatrici iscritte nel sistema di qualificazione di RFI. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 18 maggio prossimo” si legge nel sito istituzionale.
“L’intervento ha una portata storica – sottolinea l’assessore regionale dei Trasporti – e avvia il superamento di uno dei più rilevanti elementi di svantaggio infrastrutturale dell’Isola, cioè l’assenza di un solo metro di rete elettrificata. Nel contratto di servizio con Trenitalia è prevista la fornitura di 12 treni ibridi, che possono viaggiare con trazione elettrica e consentiranno di avere maggiori velocità di percorrenza, fino a 160 km orari, rispetto alla maggior parte dei mezzi attualmente in circolazione, garantendo contemporaneamente una migliore qualità del servizio offerto agli utenti e il massimo rispetto della sostenibilità ambientale”.









