Nessun dipendente della struttura sanitaria Aias vuole parlare dei presunti maltrattamenti avvenuti nei confronti dei pazienti disabili. Addirittura, gli operatori chiudono il cancello per evitare intrusioni non desiderate. Solo un via vai di genitori, fratelli, sorelle, preoccupati per la salute dei propri cari. La rabbia è tanta. Alcuni sospettavano i maltrattamenti (lividi, graffi anomali) ma non avevano prove certe per una denuncia. I parenti raccontano che negli ultimi anni era loro vietato di salire ai piani superiori dove alloggiavano i propri cari. Non solo. I residenti della zona confermano di aver sentito urla provenienti dalla struttura da parte dei pazienti che chiedevano di essere lasciati stare.













