Hanno consumato con piacere un bel po’ di litri di gasolio per essere presenti a Cagliari, agricoltori e allevatori sardi. Certo, ne avrebbero fatto volentieri a meno ma, tra trascorrere dodici o quattordici ore al giorno tra mungiture e raccolti e far sentire la propria voce a un passo dal baratro, per tantissimi la scelta finale è caduta sulla seconda opzione. Blocchi al porto di viale la Playa sino a giovedì, poi si deciderà tutti insieme se andarsene o restare ancora tra trattori e tende. Luigi Serreli ha 39 anni e da dieci è viticoltore: “Purtroppo gli intenti dei governi sono quelli di fari fermare intenti governativi di farci fermare. Non siamo d’accordo, se aboliscono anche il gasolio agricolo agevolato sarà la fine. Sembra che i governi europei non vogliano faci produrre. E voi cosa ne potreste sapere sulla qualità del cibo, soprattutto se le campagne si dovessero realmente bloccare. Ho, come tutti, una famiglia da mantenere. Il Governo è vero che non ha poteri ma si sarebbe dovuto almeno esprimere in nostro favore”. E, soprattutto, “con i prezzi alle stelle coltivare è difficile”.
Ne sa più di qualcosa Alessio Pilia, 26enne di Assemini, autotrasportatore in estate e alle allevatore di maiali nel resto dell’anno: “Resterò qui tutti i gironi che serviranno, dandomi il cambio con i miei colleghi e, soprattutto, speriamo che arrivi qualche segnale da chi è seduto sulle poltrone dell’Europa. Il nostro governo non si è mai opposto alla decisioni europee. E oggi rischiamo davvero il fallimento perchè stiamo lavorando sottocosto e non riusciamo a tirare avanti anche per le troppe tasse. Una volta che raccogliamo il prodotto è sempre sottopagato, andiamo avanti solo per voglia e spirito”. Ma cosa piò realmente fare l’Eruopa”. Ma cosa possono fare di concreto a Bruxelles per salvarli: “Leggi a nostro favore, non solo contro. Ho una famiglia, come tutti. Potrei, sinceramente, cercarmi un altro lavoro, ma mi morirebbe il cuore lasciare tutto ciò che mi padre prima e mio nonno ancora prima hannno conquistato con fatica e tanto sudore”.









