La sua scelta l’aveva ponderata ieri e la conferma oggi: “Non denuncerò il senegalese che mi ha aggredita sotto casa”. Rita Murgioni, presidentessa del Consiglio comunale di Quartu guidato dal sindaco Graziano Milia, è ancora dolorante e spaventata: ha rimediato una frattura al braccio sinistro, l’arto dovrà restare immobile per almeno un mese. Al Brotzu, infatti, le hanno assegnato trenta giorni di cure. L’aggressore, fermato col taser dai carabinieri, è stato denunciato a piede libero dagli stessi militari: “In caserma mi hanno garantito che non farà più del male, lo controlleranno”, afferma la Murgioni, dopo aver parlato con i vertici della stazione quartese dei carabinieri. Chi l’ha aggredita vive in un alloggio guidato da una cooperativa che non ha niente a che fare con l’amministrazione comunale, come è emerso già nella giornata di ieri. E lei, la Murgioni, di impelagarsi in denunce e querele, non ne ha la minima intenzione. E non per un possibile problema legato alle lungaggini della giustizia.
“Ho riflettuto, denunciarlo non mi porterebbe nessun giovamento o sollievo. Quell’uomo ha invece bisogno di aiuto, va seguito e curato per quanto possibile perchè ha dei problemi seri. Anche noi, come rappresentanti della politica, dobbiamo interrogarci e chiederci se, per queste persone, stiamo facendo abbastanza oppure no”.











