Da un nostro affezionato lettore, che ci segue dalla Puglia e ci ascolta quotidianamente su Radio Casteddu, riceviamo, e pubblichiamo volentieri, una poesia dedicata a Gigi Riva. Ubaldo Panarelli, 84enne di Conversano (Bari), insegnante di Lettere in pensione, racchiude in versi le sue emozioni e il suo ricordo di uno dei campioni più amati di sempre.
A GIGI RIVA
Come un eroe della Grecia antica
ti credevamo invincibile e immortale.
Invincibile sei stato, e come quelli
coraggioso, forte, leale
E amato dagli Dei che ti hanno voluto con loro.
I tuoi silenzi parlavano, eloquenti,
di uno sport che non bisogna offuscare
perché vive di sole e profuma di erba.
Eri vero Capitano
mio Capitano
e ancora lo sei.
Avevi scelto, tu del nord
la tua amata Sardegna
Avevi scelto un popolo
più consono al tuo essere: silenzioso, civile, composto.
E quel popolo ha scelto Te
silenzioso, civile, composto.
come bandiera ed eroe
ma soprattutto come uomo.
Addio Gigi, mio Capitano.
Il Rombo di tuono dura un istante
Tu sarai per sempre









