Cagliari piange Edoardo Marzi, fotografo paladino dei diritti gay

E’ scomparso a 61 anni, colpito da un orribile male, il noto fotografo cagliaritano. Matrimonialista molto conosciuto nel capoluogo, nel 2008 fece sposare per finta 2 modelli maschi al Comune di Cagliari. Lascia una compagna e un figlio. Domani i funerali


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Addio a Edoardo Marzi. Se n’è andato a 61 anni, colpito da un orribile male, il noto fotografo cagliaritano tra i più apprezzati in città, titolare di uno studio in via Pola. Matrimonialista molto conosciuto nel capoluogo, Marzi recentemente collaborava con la compagnia teatrale dei Lapola.

Era nato a Frosinone padre toscano e madre di Cagliari, arrivato in città da piccolissimo. Uomo di sport, è stato anche presidente della squadra di pallavolo maschile del Cagliari. Ha partecipato a Biennale da Venezia quando ha avuto la sede distaccata qui in città, le sue opere “Vivo o morto” sono state lodate da Vittorio Sgarbi

“Mio marito era amato da tutti”, spiega la compagna Danila Demurtas, “era l’unico fotografo davvero amico di tutti i suoi colleghi, che gli rivolgevano solo parole di stima era veramente amico di tutti che potevano contare su di lui”.

Marzi è ricordato per la battaglia per il matrimonio gay e suscitò clamore quando fece sposare per finta 2 modelli al Comune di Cagliari nel 2008. Per l’ Arc era un amico “di tutta la comunità LGBTQ. I suoi scatti hanno documentato per anni USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival e i Pride che si sono tenuti a Cagliari. Una persona sensibile che, per primo in Sardegna, ha voluto realizzare dei set fotografici per raccontare le unioni tra persone dello stesso sesso. Ancor prima che venissero istituite le unioni civili”.

Marzi lascia una compagna e un figlio. Domani alle 15 i funerali alla chiesa del Carmine in viale Trieste.


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