Nessun rischio per la salute per l’acqua distribuita in rete: può essere utilizzata per la cottura della pasta, il lavaggio di frutta e verdura e per tutti gli usi domestici e di igiene personale. I divieti riguardano soltanto la possibilità di berla o utilizzarla come ingrediente principale come nel caso di minestre, brodo, the o caffè. Sono queste le prescrizioni relative alla temporanea non potabilità dell’acqua nei centri serviti dai potabilizzatori del cagliaritano (Simbirizzi, San Michele, Sestu ed Elmas) che servono Cagliari, Quartu, Selargius, Monserrato, Quartucciu, Maracalagonis ed Elmas.
All’origine del problema c’è un intervento di manutenzione in corso da parte dell’Enas, l’ente che gestisce il sistema idrico multisettoriale, che ha dovuto interrompere la fornitura di acqua grezza dal lago Mulargia per i potabilizzatori di Abbanoa. In alternativa l’acqua grezza è fornita ora dal lago Cixerri ma, essendo di qualità notevolmente più scadente, è stato necessario modificare il sistema di trattamento per abbattere la carica batterica presente nell’acqua.
Ciò ha comportato l’aumento di cloriti, un sottoprodotto della disinfezione idrica, nella risorsa idrica in uscita dai potabilizzatori. Sono in corso le attività di adeguamento dei processi per limitare ulteriormente gli effetti e rientrare nei parametri oltre che costanti campionamenti nelle reti.
I livelli dei cloriti sono leggermente fuori norma e per questo è stata attività la procedura di non potabilità, ma comunque ben lontani da quantità che possono avere una ripercussione sulla salute delle persone. La situazione potrebbe ritornare alla normalità con la conclusione dei lavori dell’Enas e il ripristino della fornitura di acqua grezza dal lago Mulargia.