“Non l’ho fatto apposta”. Alessio Desogus, il 21enne finito a Uta per avere accoltellato e ucciso Luca Mameli, 35enen di Capoterra, ha parlato per la prima volta solo durante l’interrogatorio, avvenuto nella stazione di polizia di via Amat a Cagliari, assistito dalla sua legale, Maria Lucia Mancosu: davanti ai poliziotti e al pm Nicola Giua Marassi ha spiegato, come riporta l’Ansa, che la lama del coltello a serramanico sarebbe scattata accidentalmente, proprio durante la colluttazione fuori dall’Opera Beach al Poetto di Quartu. Dichiarazioni che non gli hanno risparmiato, ovviamente, l’ingresso nel carcere di Uta. E il suo racconto è comunque tutto ancora da verificare: le indagini della squadra mobile diretta da Fabrizio Mustaro e dagli agenti della stazione di polizia di Quartu stanno andando avanti. Un omicidio scaturito da una rissa legata ad una scommessa sull’alcol: il gruppetto di Desogus ha iniziato a litigare proprio su chi sarebbe riuscito, prima, a scolarsi più alcolici nel locale, che al momento dell’omicidio era chiuso da, ormai, quasi due ore.
Le ore successive all’omicidio, come ricostruito dagli investigatori, sono state tutte all’insegna della fuga, sia per Alessio Desogus che per il fratello 26enne, alla fine rilasciato: sono andati in alcuni terreni che hanno a Flumini di Quartu (il 21enne fa l’allevatore) e, dopo avere dato alle fiamme i vestiti si sono allontanati. Successivamente, hanno soggiornato qualche ora in un albergo di Cagliari, poi hanno contattato la loro legale.











