Niente droga e nemmeno malamovida. Gli accoltellamenti alla marina si inquadrano in tensioni esplose tra gruppi di nordafricani: algerini contro tunisini. Nella mattinata di oggi si è tenuto un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura sul caso Marina. Oltre al prefetto, al sindaco di Cagliari e al questore, erano presenti i vertici provinciali della guardia di finanza, dei carabinieri e della polizia Municipale. “Da quanto si apprende – dice il primo cittadino Paolo Truzzu- si tratta di questioni che niente hanno a che vedere con la malamovida e lo spaccio di droga ma limitate ai rapporti tra algerini e tunisini, in questo caso con regolare permesso di soggiorno.” Già ieri era stato annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza alla Marina. Stamane è stato confermato il presidio di polizia e carabinieri in Marina. I controlli ovviamente riguarderanno tutte le strade, con un monitoraggio continuo e rafforzato nel fine settimana. “Tutti gli indicatori – afferma Truzzu- dicono che Cagliari sia una città tranquilla e sicura. È anche vero che anni di immigrazione incontrollata, certamente non voluta dalla mia parte politica, hanno creato malessere che puntualmente ricade sui sindaci”.
“Per quanto riguarda la vivibilità del quartiere Marina ho sempre pensato che questa dipendesse da una maggiore prevenzione che io ho sempre chiesto con insistente puntualità alle forze dell’ordine. Prevenzione che chiedo tutt’ora laddove finisce la competenza di un sindaco sulla qualità della vita e dei servizi e inizia quella della sicurezza”, conclude il sindaco di Cagliari.










