Sarà incentrata sulla candidatura di Cagliari come capitale europea della cultura nel 2019 la giornata di sabato 26 della “Festa d’arte e comunità” allestita dalle associazioni Carovana Smi ed Indisciplinarte a Sant’Elia.
L’appuntamento è per le 10 nella sala conferenze del Lazzaretto, con il dibattito “Marseille Provence 2013 – Cagliari Sardegna 2019” che farà incontrare Julie Chenot, direttrice di Marsiglia 2013, attuale capitale europea della cultura e l’assessore alla Cultura del comune di Cagliari Enrica Puggioni. Nel corso dell’incontro il progetto di Marseille Provence 2013 verrà descritto e presentato nei dettagli per poi lasciar spazio ad un confronto utile per la costruzione del progetto di Cagliari 2019. La candidatura del capoluogo è un evento irripetibile che regala la possibilità di dar vita ad un progetto articolato per un anno intero, con un impatto durevole in termini socio-economici. Il progetto presentato è caratterizzato sia da un forte coinvolgimento del territorio che da una marcata dimensione internazionale: una cerniera tra locale e globale, tra tasselli identitari e nuove mappe da tracciare.
La giornata di sabato 26 continuerà poi tra laboratori e spettacoli. Le “Miniatures”, performance pensate ad hoc per il quartiere che andranno in scena anche nelle case degli abitanti del borgo, partiranno alle 17,45 e alle 20,45 dal Lazzaretto. Gli spettacoli previsti saranno curati dallo spagnolo Pere Fura con “I don’t know so much about love” in prima nazionale, il libanese Khouloud Yassine con “Le silence de l’abandon”, il francese Laurent Pichaud con “In miniaturam” e l’artista sarda Daniela Tamponi con il suo ”Aspro Tango” dedicato ad una casalinga rimasta sola. Prevista inoltre alle 17,30 la “Mission Roosvelt” dei Tony Clifton Circus spettacolo sulla disabilità organizzato tra le strade di Sant’Elia.
Tra i laboratori, alle 17 al Lazzaretto, Gisella Congia presenterà gli esiti del workshop di fotografia che ha coinvolto le donne dell’associazione Sant’Elia Viva. Il lavoro “Donne oltre i confini” ha cercato di mettere in rilievo gli aspetti più significativi del lento processo di cambiamento, personale e collettivo, si sta avviando nel quartiere. E così, attraverso la raccolta di testimonianze tradotte in immagini fotografiche, si raccontano le motivazioni e il sentirsi coinvolte in un progetto comune a Sant’Elia, dove ancora la diffidenza ostacola gli interventi. In programma anche la “Human library”, dalle ore 16 sempre al Lazzaretto, che trasforma i protagonisti delle favole in persone in carne ed ossa allestita da Maria Benoni, mentre Stephan Duve insegnerà tra le strade del quartiere l’arte della “Creatività a sette dimensione” con il laboratorio basato sul riciclo dei materiali, per regalare una nuova vita ad oggetti ormai abbandonati.
La chiusura, come sempre, sarà affidata alla musica: alle 22 il “Silent disco”, dj set party speciale dove si balla ascoltando le note con cuffie wireless selezionate da due diversi dj.













