A Quartu sta per scattare il maxi piano contro gli allagamenti. Da viale Colombo a via della Musica, dalla zona attorno a piazza 4 Novembre a quella di via Turati, Flumini inclusa. Il sindaco Graziano Milia si è visto approvare dalla Giunta, grazie ai fondi extra dell’avanzo di amministrazione (poco meno di dieci milioni, due già messi in cassaforte per ogni eventualità), l’intervento da 300mila euro per una mappatura completa delle fognature. L’allarme scatta ad ogni temporale: i tubi sotterranei non riescono a contenere la furia dell’acqua e tante strade ai trasformano in piscine. Ne sanno qualcosa gli abitanti del rione di Santo Stefano, costretti a farsi il segno della croce ad ogni acquazzone ed a proteggere case e cantine con assi di legno. Ma la svolta è vicina: grazie al georadar saranno verificate le condizioni di ogni singola fogna quartese. L’annuncio arriva dal vicesindaco Tore Sanna: “Andiamo, volendo parafrasare un film famoso, alla ricerca delle fogne perdute. Meglio, delle fogne rotte. Prima di progettare i lavori è indispensabile capire dove bisogna intervenire. Andremo in profondità, sino a nove metri sottoterra, e ritengo assolutamente che così avremo la reale situazione di tutti i nostri sottoservizi”.
Il georadar fotograferà lo stato di salute delle fognature e dei tubi, poi sarà compito dell’amministrazione comunale trovare i soldi per fare partire i lavori. E la priorità assoluta delle verifiche verrà data “al rione di Santo Stefano, lì gli allagamenti sono frequenti”, ricorda il vicesindaco. Nei mesi scorsi, in alcune delle strade parallele, sono stati effettuati dei lavori di sostituzione dei tubi principali, ma non si è trattato di un intervento definitivo. Solo il georadar, strumento totalmente affidabile, sarà possibile definire le priorità degli interventi e far dormire sonni più tranquilli a migliaia di quartesi.









