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A Quartu 700 persone protette col reddito di inclusione sociale: zero euro per 255 furbetti
Il sussidio assicurato solo per chi ha un Isee basso e nessun altro reddito. Bocciate centinaia di richieste, tra chi se l’è tentata c’erano percettori del reddito di cittadinanza o con guadagni ben superiori alla media. 460mila euro da spartirsi, con l’impegno di fare lavori di pubblica utilità in cambio
Il Reis a Quartu finirà nelle tasche di circa settecento persone: 684, numeri alla mano, stando alle carte prodotte dagli uffici comunali delle Politiche sociali. Il reddito di inclusione sociale erogato dalla Regione e destinato alla terza città sarda è di 480mila euro. E tra le carte spiccano anche 255 bocciature. C’è chi ha fatto il furbetto, cercando di intascare il sussidio nonostante avesse già il reddito di cittadinanza, altri guadagni derivanti da lavori, un patrimonio immobiliare ben corposo o, più sbadatamente, si fosse scordato di dichiarare di possedere un immobile. Le verifiche incrociate non hanno lasciato scampo. E le graduatorie sono ormai definitive, vale a dire che non c’è più modo di fare opposizione o chiedere di allegare alle domande ulteriori documenti. Sarà la Regione a ricevere tutti i dati elaborati dagli uffici comunali e provvedere, si spera in tempi non lunghissimi, a erogare i tantissimi bonus.
Tra i percettori del Reis, poi, saranno individuati tutti quelli che possono svolgere lavori di pubblica utilità, in modo da restituire con azioni concrete e a vantaggio di tutta la cittadinanza l’aiuto economico ricevuto