Da via Italia ad una traversa di via Dante, dalla zona di Pirri al rione cagliaritano di San Benedetto. Un cambio radicale per 58 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni e mezzo che sono stati “sfrattati”, causa lavori, dalla scuola materna “Caduti della grande guerra”. Così ha deciso il Comune, e mamme e papà sono già in rivolta: “Ci avevano rassicurati che la scuola sarebbe stata quella di piazza Pitagora, al Cep. Il 4 agosto abbiamo ricevuto dal Comune una email con la quale ci è stato comunicato che la scuola sarebbe stata spostata in via Raffaello Sanzio e che sarebbe stato istituito un servizio bus/navetta per lo spostamento della scolaresca con autobus dalla sede della scuola di via Italia. Se già la scuola di piazza Pitagora era problematica per chi non ha la patente e porta il figlio a scuola a piedi, il problema si ingigantisce spostando la sede in via Sanzio, e gestire le urgenze dovendo ritirare il proprio figlio in una zona in cui i parcheggi sono veramente pochi crea un disagio notevole”, spiega una delle rappresentanti dei genitori, Silvia Brunetti. Sempre dal Comune avrebbero promesso “un servizio autobus dal primo giorno di scuola, per cui a brevissimo giro ci avrebbero inviato i documenti per la delega e ci esortavano nella medesima sede a compilarli e rispedirli in tempi brevissimi, stesso staff della scuola di via Italia, per noi di fondamentale importanza visto il pregio del lavoro svolto, disposizione di un parcheggio di emergenza di fronte alla scuola di via Sanzio unitamente all’area di sosta per l’autobus, disposizione, nonostante i lavori in corso, di una stanza di accoglienza con accesso ai servizi presso la vecchia struttura in via Italia, dove lasciare i bambini al sicuro e al coperto invece che doverli lasciare per strada in via Italia”.
Ad oggi, però, “i lavori nella struttura in via Italia non sono ancora iniziati, non abbiamo ricevuto alcuna modulistica da compilare per il servizio navetta, non esiste in via Sanzio alcuna area per la sosta del bus o per il parcheggio carico/scarico nelle ore di attività della scuola e alle numerose richieste di mettere nero su bianco le promesse fatte verbalmente è stato risposto solo che ‘si confermano le informazioni e gli impegni presi dall’Amministrazione in quella sede’. Alcuni genitori, inclusa la sottoscritta, intendono, qualora non vengano mantenute le promesse fatte, di procedere legalmente per violazione degli impegni contrattuali sottoscritti all’atto dell’iscrizione del bambino per l’anno scolastico 2023/24 in quanto designavano la sede di piazza Pitagora, poi scartata per problemi che non riguardano i fruitori del servizio ma le difficoltà burocratiche di cui chi si occupava della faccenda doveva già essere al corrente prima di fare promesse. Ovviamente è impossibile ad agosto ricollocare i nostri bambini presso altre strutture nella zona di Pirri in quanto tutte hanno raggiunto il numero massimo di iscritti dal mese di gennaio. Complimenti vivissimi al Comune di Cagliari”.











