Boom nella prima giornata di tamponi gratis a Monserrato, Casa Masala trasformata in un centro screening viene presa d’assalto da tanti monserratini sin da un’ora e mezzo prima dell’apertura, prevista per le 9. Stessa trafila per tutti: foglio da firmare, poi l’attesa prima di poter raggiungere una delle postazioni allestite dalla Croce Rossa, chiamata dal Comune per imbastire uno screening, lungo cinque mesi e costato centomila euro. E in fila, soprattutto, ci sono vaccinati: anziani intimoriti da un raffreddore, ma anche tanti genitori di bimbi piccoli. Fuori, a monitorare la situazione, tre agenti della polizia Locale.
“Sono qui perché voglio essere sicuro di essere negativo”, spiega un pensionato sessantacinquenne, “ho già le tre dosi di vaccino”. Stesso discorso per un operaio cinquantenne, mentre accanto a lui un nonno esce col nipotino subito dopo il tampone: “Ha dieci anni, ci è stato chiesto dalla scuola di fargli fare un tampone per motivi di sicurezza. Tra un paio di mesi vaccineremo anche lui, io ormai attendo la quarta dose”, dice, ironicamente ma non troppo, l’anziano.










