Al via la quarta votazione per il Quirinale ma si va in ordine sparso: Salvini chiude a Casini e Draghi

Anche oggi non sarà la giornata decisiva per la scelta del nuovo capo dello Stato. Nonostante incontri, scontri, vertici notturni e cene nei ristoranti di Roma dove si sono siglati patti decisivi per la storia della Repubblica, tutto è ancora in alto mare. Il leader della Lega accusa il centrosinistra di non aver fatto alcun nome, Italia Viva si asterrà, Conte fatica a tenere una linea univoca. E spunta il nome di Elisabetta Belloni, ex direttore del Dis, il sistema Dipartimento per le informazioni della sicurezza della Repubblica.


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Comincia com’era finita ieri la quarta votazione a Montecitorio per il nuovo presidente della Repubblica. Partiti in ordine sparso, schieramenti contrapposti, coalizioni che vacillano, 5 Stelle che non sanno bene da che parte stare, Letta e Renzi sempre più complici. Il risultato è che anche la quarta chiama, fissata per le 11, sancirà un nulla di fatto: nonostante vertici, telefonate, cene propiziatorie e provocazioni reciproche, un nome condiviso ancora non c’è e anche la giornata di oggi si chiuderà senza approdare a nessun risultato.

Intanto, però, Salvini ha chiuso a entrambi i candidati che ieri notte sembravano più papabili: Draghi (“Sta bene dove sta”) e Casini (“E’ stato eletto col Pd”). Tutto da rifare dunque, mentre le crepe si allargano nel centrodestra, con la Meloni che continua a dettare la linea ai suoi e che ieri con il voto compatto su Crosetto ha dimostrato di controllare completamente il partito. Oggi il centrodestra si asterrà, mentre Italia Viva, Pd, Leu e M5S confermano scheda bianca. in autonomia “Io li sento tutti i giorni, è il mio dovere, è il mio lavoro. Porto dei nomi, ascolto. Noi abbiamo dei nomi di assoluto livello. Non penso che il centrodestra che presenta decine di milioni di italiani debba dimostrare niente a nessuno e che solo a sinistra vi siano profili morali e istituzionali in grado di aspirare alla più alta carica dello Stato. La via maestra rimane sempre quella che i numeri, il consenso popolare e trent’anni di storia politica ci chiedono”, dice Salvini entrando a Montecitorio.  “Non capisco come a sinistra non vada mai bene nessuno”

Credo che non si chiuderà oggi e si chiuderà domani. Oggi magari il centrodestra andrà su un candidato più di bandiera e domani giungeranno a più miti consigli”, dice il leader di Italia viva Matteo Renzi. “Oggi hanno scelto di fare l’ultimo passaggio a vuotoPer me è sbagliato ma prendiamo atto. Domani non c’è più tempo, domani l’Italia deve avere un presidente della Repubblica”.

Intanto, mentre il giurista Sabino Cassese si lancia dopo le indiscrezioni su un suo incontro con Salvini (“Io al Colle? E perché no?”), spunta come possibile il nome di Elisabetta Belloni, ex direttore del Dis, il sistema Dipartimento per le informazioni della sicurezza della Repubblica. 


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