Zona rossa? Sì, da decreto Natale. Ma, tra market, mercati civici, edicole, tabaccherie e negozi di alimentari aperti, in tanti hanno deciso di mettere il naso fuori di casa, a Cagliari, in una vigilia di Natale con l’emergenza e le restrizioni legate al Coronavirus. E la città non è deserta. Al mercato di San Benedetto sembra, quasi, un 24 dicembre come tanti altri. Certo, i macellai e pescivendoli lamentano un calo degli affari, ma il via vai di clienti è quasi continuo sin dalle otto del mattino. Via Paoli è “ben frequentata”, meno gente in giro da piazza Garibaldi sino a piazza Yenne, dove sono tanti i negozi di abbigliamento chiusi. Fuori dai market scene simili a quelle dei mercati civici, e in alcuni casi bisogna anche attendere il proprio turno prima di entrare, proprio per evitare la formazione di assembramenti. Ci sono i runnet e i ciclisti, poi, che corrono e sfrecciano tra via Dante e il Largo Carlo Felice. Meno auto in giro, ma la situazione è da macchia di leopardo.
Le restrizioni ci sono, l’autocertificazione è obbligatoria per gli spostamenti, che vanno sempre giustificati. E, appunto, con la possibilità di fare la spesa anche oggi, le immagini che arrivano da molte strade cagliaritane sono assolutamente “prevedibili”. Il senso è principalmente uno, ed è ripetuto da più di un cagliaritano: “Possiamo uscire per fare la spesa o per fare acquisti in tabaccheria, o per andare da parrucchiere? E, allora, lo facciamo”. I controlli ci sono, qualche auto della polizia Municipale e della Guardia di finanza in giro, soprattutto tra piazza Garibaldi e la zona di piazza Yenne, c’è. E gli agenti della Municipale hanno effettuato dei controlli anche dentro i mercati civici.












