A Cagliari, tra via del Fangario e viale Elmas, ogni notte va in scena il “mercato” del sesso a pagamento a cielo aperto. Nella piena periferia cagliaritana, però, non ci sono solo maxi negozi che, appena cala il sole, abbassano le serrande sino all’indomani. Ci sono anche dei residenti che, da anni – meglio, da decenni – raccontano di vivere quasi nel terrore. È il caso di Quinto Madeddu: settantasette anni, pensionato, la sua casa è proprio all’angolo tra le due strade meta, ogni notte, di prostitute e clienti: “Siamo sommersi da urla e automobili che parcheggiano a ridosso della mia abitazione, è un vero e proprio macello. Tra urla e bisticci siamo in forte difficoltà e, se andiamo a protestare direttamente da loro, sono guai”. Cioè? “Una volta sono andato da queste signore, le ho chiesto di essere un po’ più riservate. Loro si sono fatte beffe di me e ho paura di subire rappresaglie”.









