Quarantotto in reparti Covid standard, sette in terapia intensiva. Ecco il livello di riempimento dei letti al Binaghi di Cagliari, unico ospedale Covid rimasto nel capoluogo dopo la liberazione del Santissima Trinità e il blocco delle attività all’ospedale Marino.
Numeri definiti “non preoccupanti” dal direttore sanitario del presidio, Sergio Marracini, che ha 24 ore su 24 il polso della situazione dalla struttura di via Is Guadazzonis. Ma il problema, meglio, i problemi, ci sono lo stesso: “L’età media dei ricoverati è di 45 anni, c’è anche qualche ventenne e solo uno è vaccinato”. Nel pieno dell’esplosione della variante Delta, quindi, i letti continuano a riempirsi di positivi che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose del siero.
E che in vari casi non l’hanno nemmeno richiesta: “Quando li ricoveriamo compiliamo una scheda con le loro risposte, inclusa quella sul perché non sono ancora vaccinati. E ci viene risposto che non vogliono essere vaccinati. Seguono la moda del no vax”, spiega Marracini. “Una moda pericolosa, sui social si sono create delle lobby dell’informazione fuorviante. E chi decide di sposare certe teorie entra in un meccanismo perverso. Pensiamo a quando ci fu il vaccino per il vaiolo e per la polio, non c’erano sicuramente i social”. E le vaccinazioni viaggiarono spedite.
A tal proposito, dall’annuncio del green pass, c’è stato un aumento delle richieste di vaccinazioni: “Molte richieste in più, la campagna vaccinale sta viaggiando, in generale, spedita”. E la variante Delta è ormai predominante, tuttavia il boom di nuovi contagi non è eterno: “Siamo arrivati al picco, come per le precedenti fasi. Entro due settimane, all’incirca, la curva dovrebbe iniziare a calare”.











