I carri con a bordo gli animatori in maschera e il rogo di re Cancioffali sono stati i grandi assenti del martedì grasso 2024 di Cagliari. Per le vie del centro storico non sono mancate le famiglie e i bambini, mascherati e felici, che hanno lanciato coriandoli e stelle filanti. Ma la festa è stata comunque azzoppata per le restrizioni legate ai cantieri presenti in città e all’utilizzo di aree, come quella del campetto di via Fara, da sempre palcoscenico del rogo del pupazzo di cartapesta, non più utilizzabili per motivi di sicurezza. È stato soprattutto il gruppo di Sa Ratantira casteddaia a tenere alto l’umore, insieme agli altri gruppi che, armati di tamburi, hanno tenuto il ritmo lungo tutto il percorso, ripetendo come un mantra la filastrocca tipica del Carnevale cagliaritano: “Cambarà cambarà cambarà e maccioni, pisciurrè, sparedda e mumungioni!”. Il corteo festoso non ha creato grossi intralci al traffico.
Arrivati in piazza Yenne, quasi tutti hanno diretto lo sguardo verso la salita di via Santa Margherita: da sempre è stata la tappa conclusiva del martedì grasso di Cagliari e invece, quest’anno, la festa è finita tra la statua di Carlo Felice e il primo tratto, pedonale, del Corso Vittorio.










