Oltre due anni di lavori, centocinquantamila euro spesi e “un’associazione che finalmente può tornare a lavorare”. A Cagliari, in viale Sant’Avendrace, riapre la Grotta della Vipera. La tomba realizzata tra il primo e il secondo secolo avanti Cristo è stata messa in sicurezza dalla soprintendenza e, nei prossimi giorni, cagliaritani e turisti potranno tornare a visitarla: “È un monumento che restituiamo ai cittadini”, spiega il sindaco Paolo Truzzu, presente al taglio del nastro. Lì, ai piedi di Tuvixeddu, la riapertura della grotta è sinora l’unica novità. A pochi passi, nella necropoli, il lavoro da fare è ancora tanto: “Stiamo per avere un tavolo di confronto con la Regione e i privati per capire come risolvere la questione e far sì che quell’area torni sotto il totale controllo pubblico”, afferma Truzzu, “per fare in modo che si possa realizzare un grande museo”. Nessuna data sul calendario, insomma, ma la strada della “richiesta” di poter riavere l’intera area archeologica è bella che tracciata.
“La Grotta della Vipera, inoltre, permette di recuperare anche tutto il percorso romano che comprende la villa di Tigellio, l’Anfiteatro romano e il giardino del San Giovanni di Dio”.









