Il gioco d’azzardo porta guadagno? “Non a chi ha le slot machine. Ogni tanto qualcuno prende un caffè e butta dentro le macchinette qualche moneta, con la crisi che c’è i giocatori grossi non ci sono più perché hanno finito i soldi”. È netto Marco Frongia, cogestore di un bar in piazza Giovanni XXIII. Le nuove regole della Regione lo lasciano più che perplesso: “Non serve a nulla, tanto si può giocare e scommettere su internet. E, se un divieto vale per Cagliari, basta andare a Sestu o Quartucciu o Quartu”. Ma c’è il problema della ludopatia: “Per combatterlo penso ci sia solo un modo, quando finiscono i soldi non si gioca più”.
Un business, quello delle scommesse, certificato dai dati. Ma, almeno per quanto riguarda Frongia, non è così: “Tutte stupidaggini, il guadagno vero ce l’ha lo Stato, è lui che frega i giocatori e non noi. Su un cinque per cento di guadagno devo pure pagare le tasse”.










