Ambientalisti contro Maninchedda: “Non prendertela con le galline”

Il Gruppo di Intervento Giuridico attacca la strana alleanza tra l’assessore Maninchedda e l’industriale Paolo Clivati, uniti nella lotta alla gallina prataiola: “Davvero vuole dare le colpe dei ritardi della Sassari-Olbia agli animali e non alla Regione e al Ministero?”


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La strana “alleanza” tra l’assessore Maninchedda e l’industriale Clivati non piace affatto agli ambientalisti del Gruppo di Intervento Giuridico. “Due Paoli, Maninchedda (Assessore regionale dei lavori pubblici) e Clivati (industriale), sono uniti nella lotta…alla Gallina prataiola- scrive in una nota Stefano Deliperi- Paolo Clivati è l’imprenditore che – una volta appresa la decisione della Regione autonoma della Sardegna di assoggettare a procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) la riconversione a carbone della sua centrale termoelettrica di Ottana – non ha trovato di meglio che prendersela con la rara specie di avifauna selvatica, anche se in realtà, il provvedimento regionale conclusivo della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. diceva e dice tutt’altro.  Attualmente, inoltre, è indagato per gravi fenomeni di inquinamento. Paolo Maninchedda, invece, se la prende perché la nidificazione della povera Gallina prataiola ritarderà di qualche mese la realizzazione di uno dei tanti lotti della nuova strada statale “Sassari – Olbia”. Dimentica,  l’Assessore, che i lavori sono attesi e ritardano da almeno trent’anni e vanno avanti da un bel paio di anni. E non si tratta certo di ritardi imputabili alla Gallina prataiola, ma abipedi privi di ali che affollano i corridoi degli Assessorati regionali e dei Ministeri statali”.

L’attacco degli ambientalisti a Maninchedda non finisce qui: “In più decenza vorrebbe che rispettasse e non delegittimasse il lavoro dei funzionari del Servizio regionale sostenibilità ambientale e valutazione impatti (S.A.V.I.), al pari dell’ex Presidente della Regione Ugo Cappellacci che pretendeva dallo stesso Servizio regionale il parere favorevole allo stravolgimento del piano paesaggistico regionale in presenza di unaprocedura farlocca di valutazione ambientale strategica (e oggi indaga la magistratura in proposito). Un filo conduttore unico, l’arroganza.  La nostra piena solidarietà ai funzionari del Servizio regionale sostenibilità ambientale e valutazione impatti (S.A.V.I.)”.


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