“Non ci esprimiamo sulla proposta di Sardegna Vera prima di averla letta nei dettagli, ma prendiamo atto positivamente che per alcuni pezzi della maggioranza la zona franca non è più una parolaccia o un pericolo, come sostenuto da qualcuno fino a qualche mese fa”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna. “E’ una novità, se consideriamo che non più tardi di sei mesi fa la maggioranza ha respinto la mozione dell’opposizione finalizzata a impegnare la Giunta Pigliaru su un tema che non appartiene ad una fazione politica o ad un’altra, ma a tutti i sardi. Non possiamo non rimarcare che, dopo aver vanificato il prezioso lavoro della passata Legislatura per l’attivazione della zona franca integrale della Sardegna, la Giunta Pigliaru cincischia anche sull’impegno minimo che aveva assunto per la pronta istituzione della zona franca di Cagliari e delle altre cinque zone franche nelle aree portuali previste dal D.Lgs 75/98. Anche per Cagliari va ricordato che era stata la precedente Giunta a creare le condizioni per l’immediata attivazione della zona franca con una serie di interlocuzioni condotte a livello nazionale e regionale che avevano poi portato alla definizione dei rapporti fra la Cagliari free zone e l’Agenzia delle dogane ed alla approvazione e condivisione del piano operativo della zona franca di Cagliari che nella prima fase interesserà una superficie di sei ettari in zona retro-portuale. L’Autorità doganale nel mese di dicembre 2013 aveva dato il nulla osta per il piano operativo. Nello stesso mese di dicembre abbiamo inviato all’Agenzia delle Dogane una lettera di messa in mora, nella quale, dopo aver dato atto dell’avvenuto perfezionamento degli accordi operativi con la società Cagliari Free Zone e del sostanziale nulla osta all’attivazione della Zona Franca nel Porto di Cagliari, ribadiva l’invito ad adempiere a quanto disposto dal regolamento CE n. 2562/90 (“Gli Stati membri comunicano alla Commissione le zone franche che costituiscono o che, essendo già costituite, cominciano a funzionare…”). Da allora il silenzio. Né risulta che l’esecutivo dei professori, con tutta la scienza di cui è portatore, abbia elaborato proposte alternative concrete e innovative. Ora che perfino dalla maggioranza qualcuno rispolvera il tema frettolosamente messo in naftalina dalla Giunta, auspichiamo che si riapra il confronto, più che su singoli aspetti, sulla ripresa di una battaglia storica, che per noi ha come traguardo la zona franca integrale della Sardegna”.











