“Zedda, sei un muro di gomma”:Susanna Orrù affonda il primo cittadino

Dietro l’addio dell’assessore di Sel una crisi senza precedenti: il centrosinistra si sgretola. Politiche sociali allo sbando. Il Pd a un bivio: accetterà di salvare il sindaco entrando in giunta adesso o staccherà la spina?


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Nello stesso giorno, un assessore di Sel si dimette e i lavoratori del Lirico scrivono sulle vetrate “Siamo ostaggi di Massimo Zedda”. L’assessore ai Servizi Sociali Susanna Orrù non ha soltanto gettato la spugna: ha affermato di sentirsi delegittimata, ha chiamato il primo cittadino “muro di gomma”, ha detto a chiare lettere che nel centrosinistra non c’è condivisione in un settore fondamentale come le Politiche Sociali a Cagliari. Sel, va ricordato, è il partito del sindaco. Lo stesso partito che, tramite il consigliere regionale Giorgio Cugusi, aveva criticato aspramente sabato scorso il no del sindaco al nuovo quartiere di Su Stangioni.  Ora la giunta Zedda ha perso ben tre assessori: la Sassu era stata cacciata dal primo cittadino diversi mesi fa, l’assessore al Bilancio Gabor Pinna aveva allo stesso modo detto addio. Il resto lo ha fatto il Tar bocciando sia la nomina dei nuovi dirigenti comunali, sia quella di Marcella Crivellenti al teatro Lirico. Dopo due anni e mezzo, il centrosinistra che ha avuto la grande occasione di guidare Cagliari lentamente si sgretola. Sono dati di fatto: è semplicemente clamoroso che l’assessore di Sel Susanna Orrù si dimetta con una lettera al presidente del consiglio comunale e “all’insaputa del sindaco”, come ha sottolineato l’opposizione. E che lo faccia parlando di “decisione drammatica”, dovuta all’impossibilità di operare nel migliore dei modi. Proprio nella Cagliari dei nuovi poveri e delle emergenze sociali, nell’anno della grande crisi.  Sono queste le risposte che la sinistra dovrebbe dare alla città? Francamente è assurdo.

Siamo davanti a una crisi di proporzioni enormi: il sindaco Zedda ha dilapidato quasi tutto il consenso che i cagliaritani gli avevano dato a maggio del 2011. Un partito come Sel che si divide in 4 posizioni diverse in pochi giorni (quella di Cugusi, quella dei coordinatori cagliaritani, quella della Ghirra, quella di Susanna Orrù) lo fa evidentemente per una confusione che regna al governo della città. Ancora più inspiegabile è il fatto che il sindaco non abbia sostituito né la Crivellenti, né gli assessori persi per strada. Che non abbia mai voluto dialogare con il Pd, primo partito della maggioranza. Ora il Pd accetterà di salvarlo o staccherà la spina? Il rimpasto sembra obbligato, ma forse è troppo tardi. Le polemiche sono enormi e Susanna Orrù ha avuto un grande coraggio nel rompere il muro del silenzio. “In questi due anni e mezzo ti ho cercato ma ho trovato un muro di gomma”, ha detto la Orrù al sindaco Zedda. “Non c’è stato il supporto necessario, è stata un’esperienza frustrante”. Il tutto avviene a due mesi e mezzo dalle elezioni regionali nelle quali i voti di Cagliari saranno decisivi. Mentre l’opposizione chiede un atto di coraggio anche al sindaco: le dimissioni, per avere contro buona parte della città e i suoi stessi alleati. Viene in mente una sola parola: peccato. Sembra davvero assurdo un suicidio politico del genere dopo 20 anni di governo del centrodestra a Cagliari.