di Paolo Rapeanu
Piazza Matteotti a Cagliari è una “paziente” decisamente malata, dal punto di vista della condizione dell’asfalto e del decoro urbano. Non c’è una data certa per l’avvio degli interventi di riqualificazione di un punto nevralgico della città. Nell’attesa dell’arrivo degli operai – prima però c’è da sciogliere anche il nodo della proprietà della piazza, attualmente di proprietà delle Ferrovie dello Stato – la pavimentazione è rovinata in più punti e abbondano le transenne. E le lamentele, da parte dei tanti cagliaritani che passano di lì quasi ogni giorno. Come nel caso di Paolo Sanna: 71 anni, pensionato e un passato da impiegato alle poste di viale Trieste. Il suo giudizio non lascia spazio a interpretazioni: “La piazza così dà un fastidio estremo, soprattutto quando si vedono arrivare frotte di turisti che la attraversano. L’unica speranza è che le promesse di rifacimento della Giunta comunale, partendo dalla metropolitana leggera, diventino fatti in tempi rapidi e non alle calende greche. Non come per il bastione di Saint Remy, chissà perché tutti i lavori a Cagliari iniziano però non si sa quando vengono conlusi”.
E c’è di più: il pensionato è anche un amante della bicicletta. “Arrivo in automobile a Marina Piccola, parcheggio e, in bici, vado sulla pista ciclabile. In città no, perché sono solo pezzetti di pista che sono interrotti o che finiscono ad un incrocio. I cagliaritani sono poco rispettosi verso i ciclisti, ma comunque la utilizzo solo nell’area attorno a Terramaini, dove le strade che circondano il parco sono più libere”.









