La sfida comincia all’insegna del fair play, ma in gioco c’è il destino di Cagliari per i prossimi dieci anni: Massimo Zedda e Piergiorgio Massidda, due modi diversi di vedere lo sviluppo del porto e della città. C’è chi assicura che proprio Massidda potrebbe essere lo sfidante di Zedda alle prossime elezioni comunali: lui smentisce, sorride e assicura che in mente ha soltanto l’idea di fare cambiare passo a via Roma e al portocanale. Ieri però è stato proprio Zedda ad anticipare una mossa importante: propone che la nuova area per i grandi concerti rock a Cagliari venga realizzata nel padiglione Nervi. In uno spazio invidiabile, a due passi dal mare di Sant’Elia.
Massidda proprio lì aveva ipotizzato un grande centro velico oppure un mega acquario, insomma una fonte sicura di ulteriore turismo in un porto che strizza l’occhio non solo alle crociere ma anche ai mega yacht. Non a caso il presidente dell’Autorità Portuale ha già frenato sull’ipotesi di Zedda, che in consiglio comunale era in vena di annunci. Sente anche lui profumo di campagna elettorale, in vista delle regionali? Cagliari deve dare risposte concrete, il flop dell’arena Sant’Elia di quest’estate è stato innegabile.
In realtà tra i due contendenti i rapporti sono buoni, anzi Massidda deve vedersela con chi nel centrodestra non riesce a frenare la spinta del suo carisma e vorrebbe magari Giuseppe Farris pronto all’investitura da sindaco. Massidda piace ai cagliaritani perchè viene visto grintoso e operoso, più concreto dell’attuale primo cittadino. Eppure Cagliari avrebbe bisogno di alleanze, al di là del colore politico: Zedda e Massidda hanno in mano la sorte del fronte del mare, l’unico nel quale la nostra città può davvero crescere. Ad esempio il Comune non potrà fare il Pul, il piano per i litorali e per rilanciare il Poetto, senza il benestare di Massidda per le aree che passano dentro il porto. Il padiglione Nervi sembra l’area più appetibile per disegnare qualcosa di nuovo, anche se Zedda avverte: ci saranno in città molti spazi per i concerti. Ad esempio il Jazz Expò si farà ancora nel cortile all’aperto del teatro Lirico, ad esempio l’anfiteatro tornerà ad ospitare spettacoli di dimensione però ridotta. Manca lo spazio per i grandi eventi, che però potrebbe essere ospitato anche nel new stadio Sant’Elia da realizzare insieme ai privati. Grandi idee per una grande città: saranno ancora una volta gli sgambetti politici a fermarle? E soprattutto quali saranno le idee vincenti, quelle di Zedda o quelle di Massidda?