Zedda: “No indipendentismo, sì agli Stati Uniti d’Europa”

Il primo cittadino cagliaritano intervistato da La Nuova Sardegna. “Lo Stato deve riconoscerci maggiori diritti e noi dobbiamo essere più bravi a esercitare l’Autonomia. Un pensierino sulle regionali? «Ho sempre accettato le candidature all’ultimo momento»


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No all’indipendentismo e sì agli Stati uniti d’Europa. Così il primo cittadino Massimo Zedda, intervistato da Umberto Aime su La Nuova Sardegna, sui temi politici a poco meno di due mesi dalle elezioni. Sel non esiste più e nemmeno Campo progressista, ma il sindaco di Cagliari spiega di essere impegnato in un’attività di mediazione tra le diverse anime del centrosinistra e si dice pronto ad andare avanti con lo stesso progetto «una nuova casa comune di cui la sinistra ha sempre più bisogno, è diventata una necessità». Dice no all’indipendentismo, anche se poi aggiunge che «lo Stato deve riconoscerci maggiori diritti e noi dobbiamo essere più bravi a esercitare l’Autonomia. E rivela poi un «sogno: gli Stati uniti d’Europa, quello è il futuro e speriamo non sia lontano».

Per il futuro del centrosinistra invece auspica il ritorno ad una «squadra unita, forte e progressista».

Infine una battuta sulla futura candidatura per le regionali dell’anno prossimo: non è un mistero che Zedda sia una delle poche carte spendibili per il centrosinistra sardo. «Non mi sono mai candidato, ho sempre accettato le candidature all’ultimo momento. Sto lavorando per la città. C’è ancora tempo, e prima di tutto ci sono da vincere quelle di marzo».