Diciamolo subito: scooter o non scooter, il sindaco Massimo Zedda sta risalendo la corrente. Con un atteggiamento più morbido e con risultati alla mano, il sindaco sta riguadagnando popolarità a Cagliari oltre le critiche dei mesi scorsi. Sembra essere tornato il Massimo Zedda di 4 anni fa: coraggioso, ambientalista, finalmente col sorriso oltre le tensioni. A parlare per lui sono i progetti: il Largo Carlo Felice che riapre, insieme alla via Sassari, proprio a ridosso di Sant’Efisio. Cantieri elettorali, oppure a orologeria? Intanto non si registrano più lamentele per il traffico: la città si è abituata perchè ha capito che il Comune sta lavorando. Ora direte: ma Casteddu Online non era un giornale critico col sindaco? La differenza è che Casteddu Online è un giornale libero. Non ha padrini, non ha padroni. Non ha interessi edilizi, neanche attorno agli stagni. Non ha concessioni da ottenere, non ha stadi da costruire. Può quindi permettersi di analizzare la situazione sempre in maniera lucida, di dare voce a tutti, favorevoli o contrari. Casteddu Online resterà il giornale della gente, quindi continuerà a criticare il sindaco, chiunque esso sia, quando sbaglierà. Bisogna però dare merito che, in una campagna elettorale ormai aperta, Zedda sta sbaragliando gli avversari sinora neppure pervenuti. Il Poetto riqualificato, pur in ritardo. I nuovi chioschi all’orizzonte. Le zone pedonali ora richieste a gran voce dai quartieri che non le hanno, dai commercianti che annaspano. Grande merito va al lavoro dell’assessore Mauro Coni. Ma poi? Al momento, a meno che il processo sul Lirico non prenda una piega sfavorevole, il centrosinistra è orientato a non fare le primarie. E a ricandidare di diritto il sindaco uscente. Non solo: se si votasse oggi, Massimo Zedda probabilmente vincerebbe addirittura al primo turno, per la gioia dei suoi fan più sfegatati come il barista scrittore della Marina Sandro Mascia. Il motivo? Non ha avversari.
Il centrodestra è allo sbando, sia in campo nazionale che locale. Ha invocato le primarie, che rischiano di essere una singolare sfida tra dinosauri. Resta contorto nella rivalità tra Farris e Massidda. Perchè è chiaro che Piergiorgio Massidda, con un centrodestra unito, sarebbe un candidato molto temibile per il centrosinistra. Ma l’ex presidente del porto non è ancora sceso ufficialmente in campo. E allora, paradossalmente, c’è solo Zedda. Che avrà sbagliato tantissimo, ma con la sua Giunta ha comunque lavorato. Gli errori di Zedda? Nel campo della comunicazione, essere finito nel tranello dell’Unione Sarda e avere dato troppo ascolto ai venti partecipanti alle riunioni del circolo Sel di via Puccini, che in realtà a Cagliari non hanno mai contato nulla. Si sono taggati su se stessi. Ma ora che Sel va verso l’implosione, Zedda ha capito che con un partito forte come il Pd può solo vincere. E che a meno di suicidi di Renzi, sarà ancora lui il prossimo sindaco. A meno che il centrodestra non esca dall’harakiri, dal desiderio di ripresentare le vecchie cariatidi. Zedda ha fallito sullo stadio, ha fallito nel commercio, ha fallito nel turismo. Non ha vinto nella Cultura, ma è anche vero che ha sbaragliato i carrozzoni dei contributi a pioggia. Ma nessuno lo contrasta, esattamente come avviene per Renzi in campo nazionale. Nessuno glielo dice. Al momento, il centrodestra è tramortito. Non usa i social. In consiglio comunale è rappresentato da personaggi giunti ormai alla quarta legislatura, che hanno già governato e fallito. Prepariamoci allora al Zedda bis: gli scooter elettrici della Polizia Municipale sono una buona mossa, anche se i cagliaritani vorrebbero capire come mai con tutti questi risparmi le tasse sono ancora alle stelle. Come mai i negozi continuino a chiudere per disperazione, da via Grazia Deledda a via XX Settembre. Ma scooter o non scooter, Zedda viaggia da solo. Anzi Cesare Rombi, nel condividere questo articolo. subito conia lo slogan: “Zedda non si di-scooter!”. Però, intanto, avete visto qualcuno a inseguirlo?













