C’eravamo tanto amati, ma nel frattempo si è sciolto tutto: soprattutto il partito. Il sindaco di cagliari Massimo Zedda annuncia insieme al compagno di battaglie di sempre, Luciano Uras: non aderisco a Sinistra Italiana. Dopo il coamoroso flop di Sel che dopo avere occupato poltrone importanti a Cagliari si è sciolto da solo, Zedda dunque annuncia di “rimanere nel centrosinistra” e potrebbe fare rotta verso il Pd, come si era più volte vociferato prima delle elezioni. Ma intanto a tenere banco è la frase con la quale Zedda ha annunciato che non voterà No al prossimo referendum: “Se votassi No, mi dovrei dimettere il giorno dopo”, la frase del primo cittadino.
Per l’ex candidato sindaco di sinistra Enrico Lobina però “votare Sì vuol dire soltanto schierarsi a destra, e il PD in questo momento della storia politica italiana è una forza politica di destra. Fondamentale è sbugiardare tutti coloro che si proclamano di sinistra, che a Cagliari sostengono Massimo Zedda e Francesco Pigliaru ed in Italia sostengono Matteo Renzi e le ragioni del Sì“.











