Ha iniziato ad avere dei forti disturbi all’orecchio e ha fatto ciò che farebbe chiunque: si è rivolta al medico di famiglia. Un’84enne di Cagliari, però, non si sarebbe mai immaginata il responso del medico e, tantomeno, di dover attendere la prossima estate per fare un controllo che deve essere eseguito “entro sessanta giorni”. Niente da fare, primo spazio libero? “Il 3 luglio 2023, al Brotzu”. A raccontare il fatto è la figlia dell’anziana, Rita Solinas. È lei che ha chiamato il Cup e ha sentito, sgranando gli occhi, quella data così lontana e che altro non fa che aumentare la preoccupazione: “Non so cos’abbia mia mamma, il medico è sicuro che è necessario fare una visita neurologica perchè, quasi sicuramente, ha dei problemi. Non so se ridere o piangere, mi è stato detto che per essere controllati in tempi più rapidi bisogna essere già malati, magari di Alzheimer”. Ma qui si tratta di una prima visita, e allora si può solo attendere. Certo, basterebbe mettere mano al portafoglio: “Ma una visita costa, non possiamo permetterci certe spese”, spiega ancora la Solinas.
“Attenderemo e vivremo nell’incertezza. Mia mamma sta male, vuole sapere se si tratta davvero di un problema neurologico. Tra l’altro, i rumori all’orecchio ha iniziato a sentirli subito dopo aver fatto il vaccino”. Madre e figlia vorrebbero solo avere una certezza medica, per capire come agire e per evitare che le condizioni dell’84enne possano peggiorare. Ma in una Sardegna dove i tempi di attesa per molte visite sono ancora lunghi, o paghi o attendi. E speri che tutto vada per il meglio.