L’università dei sogni? Non si trova in Sardegna. Il sistema universitario sardo non rispecchia le aspettative della maggior parte degli studenti. Orari delle lezioni di discipline differenti che coincidono, poco coinvolgimento da parte dei docenti durante le lezioni, pochi spazi ai sogni. Ce lo racconta Virginia Palomba, 25 di Cagliari. Si è laureata con il massimo dei voti in giurisprudenza e subito dopo gli studi ha deciso di continuare il suo percorso universitario all’estero, precisamente all’Università di Nottingham. Il motivo? “Per cinque anni ho frequentato l’ Università di Giurisprudenza di Cagliari rispetto alla quale sono rimasta profondamente delusa. Ho di rado frequentato le lezioni perché o i professori arrivavano in ritardo o non si presentavano senza preavviso o delle volte non c’era neanche il posto a sedere in classe”, afferma Virginia Palumbo.
Inoltre, il cosiddetto ‘diritto allo studio’ si è trasformato, negli ultimi anni in ‘privilegio allo studio’, a causa del taglio dei fondi. Quindi solo pochi fortunati studenti posso usufruire dell’assegno di merito. Infatti: “L’unico anno in cui ho fatto la richiesta per un assegno di merito risulto idonea ma non beneficiaria perché la regione Sardegna è priva di fondi- continua Virginia. Sono letteralmente fuggita da un ambiente desolante, privo di stimoli e opportunità e ho deciso di studiare Human Rights Law presso l’ Università di Nottingham”.
La regione Sardegna non le ha dato i 2.800 euro. L’ università di Nottingham le paga il Master. Il valore? 9.000 euro. “Ogni mattina mi alzo entusiasta di andare a lezione, di frequentare corsi interattivi dove è possibile confrontarsi con un ambiente multiculturale e dove i professori sono interessati alle tue idee-conclude Virginia. Ogni mattina mi alzo consapevole che camminerò dentro il parco bellissimo che circonda la mia Università dove posso usufruire dei servizi più disparati, dalle palestre e piscine ai ristoranti che ho dentro il campus”.











