Non bastava il cantiere infinito in via Roma a mettere in croce i ristoratori di Cagliari .Anche gli ultimi episodi di violenza, da quelli denunciati pubblicamente a quelli che restano nell’ombra, tra confusione a alcol che scorre a profusione nelle pance di giovani e meno giovani, contribuiscono a creare difficoltà. Il ristoratore Claudio Mura, che ha dovuto vedere andare distrutto uno dei suoi ombrelloni, bicchieri e un tavolo perchè due nordafricani hanno scelto sabato sera, come sede del loro “ring” per azzuffarsi, l’area esterna del suo ristorante di via Cavour, l’ha detto chiaramente nel video denuncia: “So che questi miei video fanno arrabbiare qualche politico comunale che ci governa”, quindi, in automatico, qualche esponente di spicco della Giunta Truzzu, che in campagna elettorale aveva promesso più sicurezza soprattutto alla Marina. Negli ultimi mesi, tra accoltellamenti risse e baccano sino all’alba la situazione non è certo rosea. E la clientela adulta, cioè quella che per cena nei weekend non vuole limitarsi a uno spritz con patatine o focacce ma spera di mangiare primo, secondo e contorno, pian piano si assottiglia.
Lo conferma il decano dei ristoratori della Marina, Luigi Dedoni. Lui e i suoi figli hanno vari ristoranti nel quartiere e ha il polso sella situazione: “Saltano tante prenotazioni il sabato e la domenica, non ci sono posti per parcheggiare e la gente non arriva a piedi. Calo del 40 per cento, anche per i locali e bar di via Roma e gli altri ristoranti della zona. I turisti sono arrivati, tra inglesi tedeschi e svizzeri, ma non basta”. Le presenze di vacanzieri non bastano a invertire la rotta e bisognerà convivere ancora a lungo con il cantiere di via Roma: “La speranza è che finiscano presto”, incalza Dedoni. “Il Comune avrebbe dovuto almeno destinare una certa cifra per gli affitti, c’è qualcuno che rischia di chiudere in un rione dove l’isolamento è completo”.











