Il palcoscenico è quello delle mura della Chiesa della Madonna della Neve, edificio scelto dall’Amministrazione Comunale per le qualità architettoniche della facciata della chiesa, realizzata in tre fasi costruttive dal XIII sec. al XVII sec. I rami della vita scorrono veloci e si combinano armoniosamente con i segmenti del luogo di culto e, simbolicamente, il portone d’ingresso irradia una luminosità ancora più sorprendente. Abbracciano, avvolgono con le lunghe chiome verdi secolari, simbolo di vita, di maestosità e semplicità, tutto ciò che, insomma, riesce a creare la natura.
Una iniziativa per promuove il binomio arte – territorio, offrendo un’esperienza che unisce tradizione e innovazione. Il protagonista del video mapping è “il nostro simbolo identitario, S’Ortu Mannu. L’intervento ricade nel progetto di valorizzazione del Monumento Naturale e interpreta in modo originale l’atmosfera del Natale, proponendo una fusione innovativa tra natura e tecnologia” spiega il Comune.
Lo studio di video produzioni Etimo e il collettivo artistico multimediale Deltaprocess interagiscono insieme per trasformare la facciata della chiesa parrocchiale in uno spettacolo visivo immaginario. “Con quest’opera il Comune vuole trasmettere un augurio di speranza, attraverso l’evocazione della pianta d’olivo come simbolo universale di pace e prosperità”.
Al valore artistico dell’opera si aggiunge quello scientifico: utilizzando la tecnica della fotogrammetria è stata realizzata una scansione di alcuni alberi, segnando un passo significativo nella conservazione di questo tesori della natura.












