di Roby Collu
Gianluigi Deidda giornalista freelance e fotoreporter è rimasto vittima di due gravi episodi durante un’assemblea pubblica, al consorzio industriale di Villacidro, che doveva discutere dello scottante caso dei progetti di ampliamento e dei costi per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Sull’episodio è stata espressa solidarietà dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Filippo Peretti. Deidda, aveva chiesto un’intervista televisiva al presidente di Villaservice per avere qualche delucidazione sul bilancio della società a partecipazione pubblica. «Il giornalista, però, si è visto respingere la richiesta con un colpo che ha fatto cadere a terra il microfono (danneggiandolo) e subito dopo», ha spiegato Peretti, «è stato colpito e pare minacciato da una persona, che sembra avere un rapporto di lavoro per via interinale con Villaservice: il tempestivo intervento dei Carabinieri, che hanno bloccato e identificato l’aggressore, ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente».
L’accaduto è stato considerato da Peretti «assolutamente inaccettabile e del tutto contrario ai rapporti di civile convivenza in una società democratica». Il presidente dell’Odg della Sardegna ha poi difeso «il diritto-dovere di cronaca e di critica che i giornalisti devono esercitare per la ricerca della verità e nell’interesse esclusivo dei cittadini i quali, nel caso specifico di Villacidro, da tempo chiedono chiarezza sull’importazione dei rifiuti da smaltire e sul caro bollette». Filippo Peretti ha poi preso atto che il presidente di Villaservice, in una successiva dichiarazione, ha manifestato la disponibilità ad avere un rapporto con la stampa per fornire i chiarimenti richiesti. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha ringraziato i Carabinieri per il loro intervento e i cittadini che pubblicamente hanno espresso solidarietà al giornalista Gianluigi Deidda. Infine, ha rivolto un appello a tutte le istituzioni pubbliche, in primis all’amministrazione comunale, e alle forze politiche e sociali perché «secondo la nobile tradizione di Villacidro, sia in futuro scongiurato qualsiasi fenomeno di intolleranza».












