Quasi un paradosso. La Casa dello Studente, nella centralissima Via Roma a Cagliari, resta desolatamente chiusa da anni, (sebbene anche recentemente sia stata oggetto di lavori interni), ma all’esterno, (accanto alla storica edicola ad angolo con via Sassari), dorme un clochard, sardo. Eppure, quelle mura potrebbero forse ospitare persone con disagio sociale e non solo.
Succede in un lunedì “frenetico” qualunque, di primo mattino, accanto all’ex Cinema Capitol, esiste un rifugio di fortuna: tra le decine di passanti, quasi un’icona ormai abituale per tanti, tra le coperte e uno zaino, un pezzetto di cartone con una scritta “simbolo”: sono sardo, aiutatemi, qualcosa per mangiare e vivere”: «Lui si chiama Valentino – sottolinea Corrado Ritano (Tigre), dei Guardian Angels – è un uomo sulla cinquantina, lo aiutiamo ogni giorno quando con i colleghi effettuiamo il consueto giro dei quartieri per aiutare chi soffre, un pò di cibo caldo, qualche coperta, una chiacchierata, un conforto per tanti che come lui, vivono purtroppo in silenzio, tra la povertà e la rassegnazione». Storie di vita che accomunano non solo extracomunitari ma ancora una volta anche i sardi, vicende che si alternano tra disoccupazione, disagio e malessere generale. Storie a cui siamo di certo abituati davvero da tempo, constatandole di persona. La storia di Valentino, la sua, come tante. (Alessandro Congia Castedduonline.it)











