Via libera al suicidio assistito in Sardegna, ok alla legge fine vita ma esplode la polemica.In consiglio regionale una legge così importante voluta dal centrosinistra della Todde passa con soli 32 voti a favore, il centrodestra vota contro. L’associazione Pro Vita Famiglia non ci sta: “Legge omicida, il governo deve impugnarla subito”. Con l’ausilio medico in caso di gravi sofferenze si potrà scegliere la morte. A sorpresa ha votato a favore l’ex sardista Gianni Chessa, che nei giorni scorsi si era detto perplesso sulla legge. Nella maggioranza vota invece contro Lorenzo Cozzolino. Verrà istituita una commissione che dovrà valutare i requisiti dei pazienti che intendono sottoporsi al fine vita.
L’Associazione Pro Vita famiglia ha diffuso un comunicato: «Chiediamo al Governo – come già fatto per la Toscana – di impugnare la legge regionale approvata oggi dalla Sardegna, perché viola le competenze esclusive dello Stato creando procedure mediche per aiutare i cittadini malati, fragili e spesso disperati, a uccidersi invece di moltiplicare cure e servizi socio-assistenziali per aiutarli, coi loro familiari, a vivere degnamente fino alla morte naturale. Ricordiamo infatti che la Sardegna è la vergogna nazionale in tema di accesso alle cure palliative, dato che meno del 5% dei pazienti che ne hanno diritto ne può godere e vi è una drammatica carenza di hospice e personale specializzato. In questo contesto, facilitare la strada al suicidio è una follia cinica e irresponsabile. La maggioranza Pd-5Stelle che sostiene la Giunta Todde, già dichiarata decaduta dalla magistratura, avrà politicamente sulla coscienza la morte di ogni singolo cittadino sardo che non avrebbe mai chiesto di morire senza questa legge e che ora, alla luce della nuova procedura, potrà essere indotto a farlo».
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, commenta l’approvazione del Consiglio della Regione Sardegna del testo, proposto dai radicali dell’associazione Luca Coscioni, che sancisce a livello regionale l’applicazione di procedure e tempistiche per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito.












