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Locali abusivi nei cortili delle case popolari, nei quali (attraverso una copertura congeniale di un bar-ristoro) si spacciava la droga e ancora, la collaborazione dei cittadini per denunciare le attività illecite e la proficua sinergia tra Polizia Municipale e Questura. Un unico comune denominatore che, come in questo caso specifico, ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di sequestrare cocaina, eroina e ketamina, (oltre ad un quantitativo di banconote provento dello spaccio), recuperati all’interno di un condominio in via Cornalias al civico 7 e di arrestare un pluripregiudicato cagliaritano, Luca Boi, 43enne, attualmente ai domiciliari in attesa della direttissima. Complessivamente sono state sequestrate 100 dosi di cocaina, 20 di eroina, 2 di ketamina e circa 380 euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio.
DROGA E ABUSIVISMO EDILIZIO. Questa mattina durante la conferenza stampa in Questura, tenuta dal dirigente della Mobile Alfredo Fabbrocini e dal comandante della Polizia Locale di Cagliari, Mario Delogu, sono stati illustrati i dettagli dell’intera operazione. In particolare, gli agenti della Sezione Criminalità Diffusa di via Tuveri e della Sorveglianza Edilizia della Municipale, dopo numerosi appostamenti e accertamenti mirati, hanno fatto irruzione all’interno della base logistica dove era stato realizzato un edificio abusivo, con tanto di muri perimetrali, porta blindata e cancello, smascherando il finto Bar condominiale, utilizzato da Luca Boi per lo spaccio della droga: fondamentali sono state le segnalazioni anonime dei residenti della palazzina e di quelli attigui, stanchi ed esasperati del continuo via vai dei clienti-fruitori, mentre il locale è stato sottoposto a sequestro e saranno avviate le attività di demolizione degli stessi manufatti abusivi realizzati: “E’ un’attività investigativa finalizzata alla repressione dello spaccio di stupefacenti – hanno evidenziato il dirigente della Squadra Mobile Alfredo Fabbrocini e il comandante della Polizia Municipale, Mario Delogu – non è un inizio, ma un proseguimento della collaborazione tra i nostri uffici e la cittadinanza, proprio per rispondere al grido di dolore e di esasperazione dovuti alle attività illecite compiute in quel quartiere, già difficile per sè”.
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