Il giorno dopo la fine delle operazioni elettorali è già corsa contro il tempo per dare all’Italia un nuovo governo che sia operativo entro la fine di ottobre e poter così rispettare le importanti scadenze da qui a fine anno. Prima fra tutte, la legge di bilancio, che in un momento così delicato è assolutamente fondamentale. Intanto, il 13 ottobre si riuniranno i due rami del parlamento: Camera e Senato eleggeranno i rispettivi presidenti. Una volta eletti i vertici del parlamento, prenderanno il via le consultazioni del capo dello Stato che chiamerà al Quirinale i capigruppo, i leader delle coalizioni, gli ex presidenti delle Camere e i presidenti emeriti della Repubblica per capire gli orientamenti prima di affidare l’incarico a formare il nuovo esecutivo.
Subito dopo, il presidente della Repubblica Mattarella darà l’incarico a Giorgia Meloni, con riserva come è prassi, per un mandato esplorativo fra i partiti. Sciolta la riserva, il premier in pectore tornerà al Quirinale con la lista dei ministri per il via libera del capo dello Stato. Toccherà poi al parlamento votare la fiducia. Il tutto, se non ci saranno intoppi, si concluderà entro fine ottobre: visto il momento delicato, con l’Italia pressata da emergenze internazionali e dalla crisi energetica, l’intenzione è di fare al più presto.












